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lunedì 20 aprile 2009

Governo e Bcsm devono difendere gli interessi di San Marino

Di: Emilio Della Balda – Presidente Banca Commerciale Sammarinese

La Banca Centrale, venerdì scorso, ha presentato il suo nuovo presidente a tutte le rappresentanze bancarie e finanziarie. Il dottor Bossone ha formulato un saluto improntato alla concretezza manifestando chiaramente gli indirizzi che vuole dare alla Banca Centrale. Ha sostenuto la necessità di uscire da una fase delicata e difficile con un progetto sistemico che preveda il puntuale accoglimento delle direttive internazionali; un adeguato posizionamento nella globalizzazione curando la competitività, la professionalità, la trasparenza e la modernizzazione. Partendo dalla convinzione che un piccolo sistema come il nostro è più fragile di quelli grandi, ha espresso la necessità di migliorare l’organizzazione e le procedure, di fare molta attenzione alla selezione della clientela, di usare rigore e professionalità, con l’obiettivo di riconquistare una reputazione danneggiata da un particolare accanimento mediatico esterno e da episodi negativi del passato.

La volontà espressa dal nuovo Presidente di operare con la collaborazione di tutti gli intermediari finanziari è importante anche perché il problema del risparmio, della finanza e del credito ha una rilevanza di sistema e pertanto va assoggettato a continui aggiornamenti e riordini sui quali gli operatori possono dare un qualificato contributo. D’altronde, in questo momento di difficoltà è in gioco il futuro economico e industriale del Paese che non può reggere alle sfide mondiali con un sistema finanziario limitato, localistico e poco efficiente. È sicuro che un mercato finanziario sano alloca capitali, attrae investitori, crea lavoro specializzato e sostiene la crescita. In questi ultimi quattro anni sono stati fatti notevoli passi in avanti attraverso un’imponente normazione dalla quale bisogna muovere per trasformare, con tenacia e intelligenza, la crisi che stiamo subendo in una nuova opportunità per San Marino.
Il sistema bancario e finanziario è cresciuto anche per merito di proprietà lungimiranti che hanno saputo rinunciare a dividendi per patrimonializzare le aziende, nonchè per un forte e brillante impegno professionale degli addetti al settore.
La Banca Centrale ha il delicato compito di guidare il processo evolutivo allo scopo di creare un centro finanziario di alto livello fondato sul continuo aumento delle professionalità, introducendo servizi innovativi, dando priorità alla formazione dei sammarinesi tramite l’Università e le specializzazioni all’estero, studiando nuovi prodotti non soggetti alla sempre più pesante euroritenuta.
È dunque importante che sia il governo, sia la Banca Centrale mettano sempre in primo piano e difendano strenuamente gli interessi di San Marino in tutte le sedi, puntando a strutture internazionalizzate, slegate completamente dall’arretrato sistema bancario italiano che cerca di colonizzarci imponendo la propria inefficienza e costi eccessivi che non si riscontrano in altri stati della UE. Anche se non sarà facile, dovremo rendere popolare e accessibile il progetto di sviluppo del centro finanziario convincendo, con validi argomenti, che è indispensabile uscire in fretta dal localismo con una strategia che rispetti le normative e gli accordi internazionali; che preveda il passaggio di informazioni ufficiali aggregate, precise e affidabili, nel pieno rispetto della riservatezza; che punti ad una libera offerta dei nostri prodotti e servizi finanziari all’estero con buoni livelli di competitività; che valorizzi la presenza della Repubblica nel Fondo Monetario Internazionale; che promuova nelle giuste sedi l’immagine di una San Marino perbene. Va però detto con la massima chiarezza che sviluppare separatamente un progetto finanziario non porterebbe da nessuna parte. E’ pertanto indispensabile che la politica predisponga con urgenza un piano strategico per il Paese nel quale va inserito il progetto bancario e finanziario. E’ la politica che deve definire il sistema San Marino per i prossimi dieci anni; un sistema che funzioni, che punti all’eccellenza, dove si rema tutti nella stessa direzione dell’interesse nazionale. Ciò significa che è anche ora di smontare le vecchie trincee, di abbandonare definitivamente le politiche ideologiche e settarie del secolo scorso, di procedere ad un radicale e generale rinnovamento e di mettere al di sopra di tutto il bene comune.

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