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martedì 9 dicembre 2008

La favola del governo rinnovato

Di GSD – Giovani Socialisti e Democratici

C’era una volta sul monte Titano
il Patto per San Marino che parlava di rinnovamento invano
nacque sotto il sole di Ferragosto
e da tante liste era composto
in esso un leader primeggiava
che spesso si domandava:
“specchio specchio delle mie brame
chi è il più furbo del reame?”
“ora sei tu Gabrielino
del governo è in mano tue il destino.”


Eppur anni or sono per una patente
finì lui sotto la lente
il Segretario giovane con gli azzurri occhi espulso lo voleva
che senza potere Gabrielino pazzie commetteva
ma vinse la sua battaglia e fu reintegrato
e ridivenne verginello come fosse appena nato.
Alle elezioni fece quasi il pienone
ma per colpa di quel Pie si ritrovò all’opposizione.
“Accidenti un nuovo scandalo devo inventare
che sto governo devo imbrigliare
ecco l’idea: una cattiva novella
facciam sapere cosa dice il mio amico Scaramella
e mettiam zizzagna anzichenò
parliam in ogni seduta di casinò”
“perdinci bacco sto governo non crolla
mettiam un altro elemento nell’ampolla
con me AP di sicur non tratta
che è per colpa mia che l’Alleanza han fatta
mandiamo avanti Valentini
di certo lui potrà parlar con Mario Venturini”
"pronto son Gabriele c’è Pasqualino?
Che ne dici di fare il Segretario, che sempre sei stato a me vicino?"
"Vai tra poco da quegli ingenui di AP
digli che stiam trattando col PSD
che la crisi è ormai compiuta
digli che il tradimento non li aiuta."
“Eppur mi manca ancora un ingrediente.”
"Pasqualino vieni qui", "eccomi presente"
"c’è quel tuo amico vestito di nero
che è un potere forte per davvero
come si chiama? Porta sempre un anello
Che indurrà AP nel tranello"
"ma sire è sua eccellenza Luigi Negri
La sua presenza a San marino ci rende sempre tanto allegri."
"Ecco, facciam un incontro tutti assieme
che ci vogliam bene e siam figli dello stesso politico seme."
La delegazione si ritira, ecco fatta la frittata
dopo che la legge obiettivo era già passata
“accidenti son ancora trentuno e noi ventinove
bisogna percorrere strade nuove
chiamiamo qui quello piccolo di fatto ma nel cognome grande
lui che in ogni castello costruzioni espande”
"Marino, questo governo ha da morì
perché non fate un partito che lo ospitiamo nella DC?"
A quel punto Pasquale insorse: “ma sire gli EPS nella DC ci stanno
ma quelli Socialisti rimarranno”
“embè”, rise il Nostro coi sondaggi in mano
“ti sembra che io sia Democratico e Cristiano?”
“Guarda che fortuna anche Sinistra Unita ci aiuta
han tolto le preferenze estere, il centro sinistra ha bevuto la nostra cicuta”
“è tutto pronto: ora la ciliegina sulla torta
così che crederanno che il nuovo bussa alla porta
chiamiam ancora la Mularoni, stavolta per farla tornare
la mandiam agli Esteri che i sammarinesi pensan ci possa salvare
e dato che ci siamo roviniamo anche quel pelato cattivo
di tutto la colpa a lui sarà data e io sarò redivivo
poi diciam che i dinosauri son di là
noi abbiam Marco, l’Antonella e Pasquale e che noi vinto si è già.”
Finalmente le elezioni son arrivate.
“Il traguardo è vicino adesso tutti vi svegliate
ecco qua le preferenze, mamma mia quante ne ho
adesso ci devono solo provare a dirmi di no
e guarda EPS e Arengo e Libertà
che affare portarli di qua
gli sforzi al Poliedro non son stati vani
adesso abbiam anche Grandoni e i sette nani.”
“E ti pareva? quelli di AP non l’avevano capito
di rinnovamento i sammarinesi non avranno nemmeno un dito
a meno di avere in meno un Masi Tito
anche lui tanto cattivo con me, le nostre guerre son ormai un mito
e ti metto anche Romeo, Fabietto e Augusto
non son mai stati al governo, giusto?”
“Poi diremo che sarà nel metodo il rinnovamento
tanto saran parole al vento
poveretti si ritrovano al governo anche Gargamella
e pensano ancora che risolverà tutto l’Antonella
ma son proprio smemorati,era scomoda e l’avevo mandata io a Strasburgo
adesso mi è utile e la ho ripresa, ma secondo voi chi è il demiurgo?”
“Siamo anche nello stesso palazzo, al Begni
io di sotto, lei di sopra a mettere in pratica i miei disegni
e mi son preso pure le finanze
bravi sammarinesi conservate tutti le vostre usanze
che son ancora giovane e per arrivare alla pensione
fare il Segretario ancora per 20 anni è mia intenzione.”
E vissero felici e contenti così si dice,
ma stavolta non si può, non è la Repubblica la vincitrice
che nel Patto si respira aria di infernotant’è che deve ancora partire e ci si chiede già:”quanto dura sto governo?”

4 commenti:

  1. Caro giovin democratico
    sto poema è assai simpatico
    i tuo versi son gagliardi
    come quelli di Leopardi
    la tua prosa è interessante
    ben di più che lègger Dante.
    dunque anch’io mi cimento
    col tuo tema: rinnovamento
    e ti chiedo così d’acchito
    a chi intendi riferito
    il rinnovo che tu dici
    forse per caso a Claudio Felici?
    tutto il nuovo che si invoca
    è incarnato da Ciboga?
    da ogni parte tu la guardi
    il problema non ha riguardi
    si diffonde e poi s’installa
    come il bove nella stalla
    non risparmia associazioni,
    partiti, gruppi, fondazioni,
    non esime sindacati,
    commercialisti ed avvocati.
    te lo dico a brutto muso
    sto sistema è ormai diffuso,
    fermo, immobile, ingessato
    chi protesta fa peccato
    e di far sostituzione
    si può solo per cooptazione.
    L’esperienza è un valore
    dice un vecchio incantatore
    siamo in pochi - fa il brigante -
    ed il giovin è latitante.
    Forse è vero, non so dire,
    ma sta storia ha da finire
    di invocare a rinnovare
    e agli stessi poi tornare
    mi son stufato, caro ragazzo
    di veder sempre ste teste di

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  2. Complimenti a tutti per la vena poetica. C'è necessità, tuttavia, di vedere scoperte altre vene.
    Ai giovani del Psd si chiede di avventurarsi nella politica e nei progetti, ma sopratutto di immaginare se fra 20 o 30 anni vorranno ancora subire quello che stanno già oggi subendo: la dittatura dei dinosauri. Spesso chi occupa potere lo fa anche per mancanza di una reale concorrenza, ma essa, a mio avviso si basa sulle idee su ciò che vogliamo e non su una prova muscolare e inutile. a 30 esatti dal primo vero governo delle sinistre che ha regalato al paese molti anni di prosperità e di affermazione pratica dei diritti e ammodernato e riformato il paese con politiche a favore di tutti e non di sole parti, occorre progettare e costruire la san marino che vogliamo.
    Incamminarsi sulla strada di analisi per l'ingresso in UE valutando i pro e i contro e gli eventuali possibili integrazioni e deroghe sarebbe cosa giusta e buona. Verificare la possibilità di abolire tutti gli ordini professionali; inventare un nuovo modo di garantire il diritto della casa che non passi da inutili pratiche clientelari che fanno felici solo le banche e costringono le giovani famiglie a sacrifici enormi; immaginare una scuola europea con meno ore e materie; abolire il valore legale dei titoli di studio; entrare a pieno titolo nelle UE che conta e lasciarsi alle spalle pericolosi accordi bilaterali con l'Italia. Studiare e analizzare sono i verbi da coniugare, verificando le realtà grandi e piccole che recentemente hanno aderito alle UE per capire come poter agire.
    Dai giovani è atteso un contributo di spessore culturale-politico (la politica è cultura o non è) notevole lasciando da parte polemichette e lavorando a testa bassa per portare una nuova ventata di qualità politica al nostro paese. Solo in questo modo ci si può liberare dei dinosauri e della restaurazione.

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  3. Caro Marcone, nonostante il tuo intervento sia apprezzabile, come sempre, tuttavia non può essere accettato in questo post. Deve essere rimato.

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  4. PASQUELLA

    Oh, lettori, se volete
    mi cimento nella rete
    e se a tutti voi non spiace
    mostro anch'io d'esser capace
    di proporre con la rima
    una breve strofettina

    l'ideuzza fu apprezzata
    e da alcuni replicata
    ciò dimostra che la vena
    di poetar, la patria è piena
    ciò riempie noi d'orgoglio
    e tentare anch'io lo voglio

    questo blog pare ogni tanto
    diventare un aspro canto
    di proteste e verità
    dette senza carità
    ciò può spingere la gente
    a arrabiarsi fortemente

    forse per la vicinanza
    dell'epifania che avanza
    ci si ispira oggi a quella
    che fu detta "la Pasquella"
    un rimar un poco audace
    per rifar così la pace

    perciò voglio dedicare
    solo a chi lo può apprezzare
    un augurio di natale
    (forse anche un po' banale)
    ma sgorgato dal mio cuore
    per l'amato mio lettore

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