Vuoi proporre un intervento per il Blog? Invia lettere, commenti e opinioni (purché firmate) a:
redazione@sanmarinonotizie.com

venerdì 29 agosto 2008

Quando lo Stato ha bisogno, la Polizia Civile c'è!

di Gabriele Gattei, ex Comandante della Polizia Civile

Egr. Direttore, mi consenta, quale cittadino in primis (spero di non essere o rimanere solo) ed anche quale orgoglioso ex Comandante della Polizia Civile, di esprimere i miei complimenti e un sentito ringraziamento al personale che lo scorso mercoledì mattina è riuscito, con tempismo, sprezzo del pericolo ed alta professionalità, a disinnescare quel pericolosissimo -mi si passi il termine- ordigno che veniva rappresentando sul territorio di questo Stato il cittadino italiano di Trento. Posto che tutto ciò che conosco della vicenda l’ho appreso dai media, la descrizione dei fatti, ovvero di questo soggetto che esce dal Centro Commerciale Atlante di Dogana scendendo le scale mobili al contrario; che una volta fuori sventra letteralmente la propria Wolks Golf scaraventando all’esterno gran parte del contenuto; che successivamente sale sul tettuccio dalla stessa auto quasi a punirla; che partendo poi alla guida di quel veicolo tenta in un primo momento di immettersi contromano nel sottopasso superstradale, percorre poi tratti della nostra viabilità compiendo ogni genere di infrazione al codice, creando seri ed evidenti pericoli per l’incolumità di persone e cose; che non si ferma all’alt delle forze dell’ordine cercando al contrario di forzare tutti i blocchi e di investire gli agenti; che invierà poi più volte maledizioni verbali contro la Polizia che lo aveva fermato e le forze di polizia in genere, dichiarando apertamente che non si sarebbe mai fermato. Ebbene, se questo signore non è classificabile come un vero e proprio ordigno che qualora non fermato e disinnescato per tempo, sarebbe stato potenzialmente capace di creare veri e propri disastri, non so proprio cosa dire. Invece, per l’appunto, dal profondo del mio cuore orgoglioso, voglio urlare un “grazie ragazzi, ottimo lavoro”. Non è semplice e non è poco ciò che hanno fatto e deciso di fare in quei frangenti e in quei pochi secondi questi tutori dell’ordine, rischiando la propria incolumità, e mettendoci veramente e in maniera esemplare tutto il proprio impegno per il bene e la sicurezza di questa Repubblica.
Una decina di anni fa, quando iniziò il percorso per l’armamento del Corpo, qualcuno profetizzava ogni genere di disgrazie e di pericoli per la collettività. Come si è visto e come ho più volte detto, là dentro ci sono uomini e donne di alta levatura morale e professionale che probabilmente, in questi ultimi anni, la politica ha cercato di accantonare e disincentivare, inconsapevole del danno arrecato. Concludendo, mi riecheggia alle orecchie una mia intervista telefonica resa in una situazione di emergenza quale la tromba d’aria che anni addietro aveva arrecato tanti danni, compresi quelli all’area sportiva di Serravalle. Avevo per l’appunto quasi urlato: "Quando lo Stato ha bisogno, la Polizia Civile c'è!". E’ proprio vero!.

Leggi tutto...

giovedì 28 agosto 2008

Il buon padre di famiglia

di Roberto Ciavatta - Associazione Culturale Don Chisciotte

Condivido quanto scritto dall’associazione “Il buon padre di famiglia” nei giorni scorsi.
Da tempo credo che l’unica via d’uscita dal vicolo cieco in cui si è infilata la politica sia una “sommossa” della società civile, che deve organizzarsi e pretendere, smettere di tollerare ogni porcata, perché nessun politico penserà al bene comune finché la maggioranza rimarrà in silenzio in attesa di ricevere prebende che altrimenti si sarebbero chiamate diritti.
L’intera classe politica è squalificata: si limitano a gareggiare in panzane sulla stampa, ora ognuno è verginello, vuole il bene comune e non è mai riuscito a farlo per colpa di altri, fa politica da quarant’anni e dice di essere per il rinnovamento, ma non si chiede di cosa ha bisogno il paese, la gente che vive con 1500 euro al mese: questi politici rappresentano solo i loro pari, sono un’oligarchia.
È questo vuoto di rappresentanza che con alcuni amici ho provato negli ultimi anni a colmare, con iniziative sociali, autonome ed apartitiche, a tutela degli interessi della gente che lavora, ma proprio per ciò (è storia recente) avversate da tutti gli uomini di partito e i loro mandanti (solo SU non ha avversato i nostri referendum). Per questo speravo di dar vita ad un polo dove non avessero posto i rappresentanti di lusso dello scempio commesso nell’ultimo quarto di secolo: PS(S)d e PDCS.
Lunedì parteciperò volentieri alla riunione di questa associazione a Borgo, perché da tempo sostengo che sarebbe auspicabile la creazione di una federazione di associazioni che vogliono sensibilizzare la cittadinanza sui suoi diritti civili e democratici.
Credo che la critica dei soprusi perpetrati dalla classe politica dovrebbe essere accompagnata da un intervento in prima persona per influenzarla e sostituirla, perché chi ha governato in questo modo, domani non farà diversamente: il rinnovamento lo s’impone da fuori, non se lo daranno mai da soli e non si lasceranno sostituire se non da persone ben disposte a piegarsi agli interessi delle lobby di “famiglia”, perciò si dovrebbe cercare di insinuarsi nelle “camere del potere” e portarglielo via, perché la politica è cosa della polis, è nostra, loro ce l’hanno solo scippata!.
Entrare nelle camere del potere, anche a costo di tapparsi il naso e correre in queste elezioni, anche a costo di armarsi di forcone!
Mi sarebbe piaciuto parlare a quattr’occhi con gli ideatori di questa iniziativa, ma nessun comunicato è mai stato sottoscritto come faccio io e come penso sia sempre bene fare, anche per non dare l’impressione di non credere a sufficienza nella fermezza delle proprie idee.
A lunedì, dunque, e spero ci si possa rimboccare le maniche insieme a tutti coloro che non hanno più voglia di chinare il mento (o non lo hanno mai fatto, pagandone le conseguenze).
Ce n’è proprio bisogno… in bocca al lupo!

Leggi tutto...

mercoledì 27 agosto 2008

L'ora dell'Europa

di Alessandro Corbelli - PD sammarinese

Ciò che si temeva è successo. La Russia, per mezzo del presidente Dimitri Medvedev, ha riconosciuto l’indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia dalla Georgia. Immediate, e molto dure, le reazioni del mondo occidentale, che boccia senza mezzi termini la decisione unilaterale presa dal Cremlino. Intanto i rapporti tra Mosca e la Nato continuano a sgretolarsi, al punto che i russi potrebbero negare il transito delle truppe dell’alleanza atlantica attraverso il proprio territorio nel contesto delle operazioni militari in Afghanistan. L’Unione europea, da canto suo, invita, da una parte a difendere l’integrtità territoriale della Georgia, dall’altra a proseguire le trattative affinché la Russia entri a far parte del Wto. Il ministro ombra degli Esteri Piero Fassino, sottolineando che l’Ue può essere la “carta decisiva” per uscire da questa delicata crisi, esorta il governo italiano a lavorare “per evitare la rottura dei rapporti con la Russia” e per portare avanti iniziative volte a creare una pace condivisa e durevole.

Medvedev riconosce le secessioni delle due repubbliche indipendentiste
La Russia ha riconosciuto l'indipendenza dalla Georgia delle repubbliche di Ossezia del sud e Abkhazia. Dopo il via libera del Parlamento, l’annuncio del presidente russo Dmitri Medvedev, che si è rivolto con un videomessaggio alla nazione. Guardando la telecamera, con alle spalle la bandiera russa, il leader del Cremlino ha definito la decisone “non semplice” da prendere, e tuttavia necessaria. Medvedev ha sottolineato che la mossa russa costituisce una chiara risposta nei confronti degli "speculatori politici", che temono che la Russia prima o poi ingloberà i due piccoli territori. Il leader del Cremlino ha ricordato che Mosca ha insistito per la linea delle trattative, e il non uso della forza, anche dopo la proclamazione unilaterale dell'indipendenza unilaterale del Kosovo. Ma ha sottolineato che tutte le proposte russe "purtroppo sono state ignorate anche alla Nato e persino all'Onu". Il presidente ha inoltre assicurato che la Russia "sosterrà Ossezia del Sud e Abkhazia in caso di un attacco militare.

La posizione del PD sammarinese
"E' necessario e urgente che anche un piccolo Stato come quello di San Marino decida di adoperarsi fattivamente, oltre che attivando i canali della politica e della diplomazia, anche attraverso la realizzazione di azioni umanitarie da svolgere di concerto con le altre Organizzazioni internazionali ed associazioni di volontariato. Necessita il pronto stanziamento delle risorse finanziarie necessarie per realizzare una squadra di volontari di provata esperienza (che nel nostro Stato non mancano!) che si attivi prontamente per organizzare la spedizione e l'assistenza sul posto per tutto il tempo necessario. Solo così potremo svolgere a pieno titolo e con la massima coerenza quel naturale ruolo di mediatore di pace che la storia stessa ci attribuisce facendo della nostra Repubblica la terra delle libertà! Va promossa una conferenza regionale per la stabilità del Caucaso."

Leggi tutto...

martedì 26 agosto 2008

Un po' di sano realismo

Lettera firmata al Direttore

Sono stata un' alunna di una delle maestre che, non solo a mio parere, è stata una vera "istituzione": Romea Balsimelli. La sua scomparsa ha creato una vera "voragine" nella mia vita e credo nella vita di tutti quei bambini che, come me, hanno imparato da lei ad essere Sammarinesi, a sentire nostro il Paese, ad essere orgogliosi di abitare nell'Antica Terra della Libertà. Ricordo ancora con quanta passione ci raccontava dei suoi antenati e di come abbiano saputo difendere la Libertà, non cedendo mai a chi avrebbe voluto conquistarci... Sarò idealista e forse retorica ma io ci credevo a quelle Storie. La parola "Arengo" mi dava la sensazione di grandezza, di serietà, di protezione. Ero davvero convinta che San Marino non avrebbe mai ceduto le sue "chiavi", che "i grandi" ci avrebbero protetto per sempre... Poi sono cresciuta. Mi sono ritrovata "grande" in un Paese dove i bambini neppure sanno cosa sia l'Arengo, ma di sicuro conoscono la P.A..Un Paese dove il "Sistema" dà la precedenza a coloro che, senza il loro voto, non saprebbero cos'altro essere. Già... il Sistema. Una cosa di cui la maestra non ci aveva mai detto nulla. Il "cattivo" delle favole, per così dire. La maggioranza di chi è Stato eletto è andato al Potere, non al Governo. Qualunque sia stata la loro età, hanno sempre alimentato quello stesso e vecchio Sistema, l'unico che conoscono e che hanno imparato a gestire. I veri vecchi, senza età, danno il voto a chi ha promesso di aiutarli, non come cittadini, ma come singole persone. I soliti vecchi, a diciotto come a settant'anni, votano per qualcuno che senza sforzi li renda speciali, diversi dal vicino di casa, dal collega di lavoro... qualcuno che li tolga dall'"anonimato" e gli dia potere, non per merito, ma per la superbia di essere niente di più di ciò che sono sempre stati... perchè in questo Paese sei qualcuno solo all'ombra di qualcun'altro, dicono. Quando poi la tua occasione non arriva cambiano preferenze, volti ma anche partito. I più coraggiosi con più amicizie a seguito si buttano in politica, prendendosi il potere tanto ambito. A che fine? Non certo per riformare un Sistema che li aveva resi infelici, affatto, per gestirlo a proprio vantaggio come "solo loro" sanno fare... una rivalsa personale, un palcoscenico troppo appetitoso per chi non sa essere altro che una pedina. Povera gente che, se non per politica, nessuno avrebbe mai notato. Giovani, spesso, senza arte ne parte che si riempiono la bocca di parole più grandi di loro. Che fare? Come dare voce a chi davvero vuole riformare questo "vecchio" Paese di giovani? La Romea avrebbe detto "non importa, adesso ti metti giù e lo rifai...". Rendiamo la vita più dura a chi vuole salire al Potere, pretendiamo che chi votiamo ci abbia dimostrato già prima di essere qualcuno. Votiamo quella persona che vorremmo crescesse i nostri figli, perchè è quello che dobbiamo pretendere faccia una volta a Palazzo. La Repubblica di San Marino è piccola, ci conosciamo tutti... e allora sappiamo anche a chi lasciare entrare nelle nostre case. Se pretendiamo che un nostro dipendente sia istruito e affidabile facciamo in modo che lo sia anche e a maggior ragione chi votiamo. Basta recuperare un antico valore: la coerenza. Troppo retorica o idealista? Forse si, ma questo per me significa essere i cittadini di cui ci parlava la Romea: essere sammarinese e valere più di una crocetta su un simbolo di Partito. Con le prossime elezioni riprendiamoci le chiavi del Nostro Paese.

Leggi tutto...

lunedì 25 agosto 2008

Dalle parole ai fatti

di Italo Pedini

Leggendo interventi fatti, a vari livelli, in occasione dei dibattiti svolti nel corso della Festa dell’Amicizia non si può non rilevare certe affermazioni di carattere demagogico che esulano dalla storia della situazione politica e sociale.
Tutti concordi che ormai la cittadinanza è lontana dalla politica, proprio perché i rappresentanti politici hanno ampiamente dimostrato di non sapere dare risposte alle esigenze del Paese. Il rapporto logoro con l’Italia, in tutti gli aspetti economici e sociali, ne è l’esempio più lampante. Ricordo che nei primi mesi del 2004 il consigliere Ivan Foschi (allora all’opposizione), dopo che il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, aveva consegnato ai consiglieri l’accordo di cooperazione già spedito in Italia, ebbe modo di esprimere la protesta del suo partito per essere stato scavalcato nel ruolo di indirizzo politico che è proprio del Consiglio Grande e Generale e ricordava che il dibattito consiliare doveva essere preventivo all’invio delle richieste sammarinesi a Roma in modo tale che l’opposizione, e successivamente le forze economiche e sociali, potessero discuterne nel merito, documenti alla mano. Ed è questo l’aspetto che ha contraddistinto la politica negli ultimi decenni: il volere decidere a prescindere dalle posizioni delle categorie economiche e sociali della nostra società. Anziché raccogliere elementi a sostegno delle varie argomentazioni è stato tentato invece di fare passare linee maturate in non ben definiti organismi. Ora non giova a nessuno il cercare di attribuire all’avversario politico i ritardi che hanno impedito e impediscono di giungere alla sottoscrizione dell’accordo di cooperazione con l’Italia. Ha avuto l’occasione sia il PDCS quando era al governo e sia il PSD in questi ultimi anni. E la realtà è ben visibile a tutti.
C’è un problema altrettanto annoso che riguarda il trasporto pubblico fra la Riviera e la Repubblica di San Marino. La superstrada Rimini-San Marino, arteria fondamentale della nostra vita economica, è una delle più pericolose d’Europa e occorre trovare alternative che risolvano anche la lentezza della percorrenza di tale tratto, contraddistinto da un numero inquietante di semafori. Nell’agosto 2002 Maurizio Melucci, vice sindaco di Rimini, aveva tra le sue intenzioni l’idea di un collegamento tra la repubblica e la riviera attraverso una monorotaia. Politici sammarinesi, più volte e in varie occasioni, si sono espressi a favore di un progetto di linea ferroviaria. Ma le parole non bastano.
Per aprire uno scenario politico speranzoso è importante che i partiti sappiano proporre, alle prossime elezioni politiche, cittadini di rottura con il vecchio e ancora attuale sistema politico. Non è un problema di giovani o meno giovani. E’ un problema di dare fiducia a persone che facciano quello che il Paese richiede, mettendo da parte logiche individualistiche e lobbistiche. Frasi rituali quali: alla politica resta un ultimo autobus per recuperare credibilità nei confronti dei cittadini o al Paese ci penseranno i Giovani; sono affermazioni che riecheggiano alla vigilia di certi appuntamenti (in questo caso, le elezioni politiche) che non dicono niente, perché l’indeterminatezza della sostanza come pure la sua generalità non sono certamente auspicio di risoluzione dei problemi. C’è chi ha avuto occasione di fare e non ha fatto o ha fatto male e c’è chi invece questa occasione non l’ha avuta e quindi non ha potuto fare!
Gli elettori dovrebbero valutare l’operato dei politici ed il loro voto dovrebbe essere il termometro di questa valutazione.

Leggi tutto...

venerdì 22 agosto 2008

Al paese chi ci pensa? I Giovani!

di Giorgio Chiaruzzi - Presidente del Forum dei Giovani

Alla domanda che ha aperto il dibattito della festa dell'amicizia: e al paese chi ci pensa? Il Presidente del Forum dei Giovani Giorgio Chiaruzzi non ha saputo resistere alla risposta: ci penseranno i Giovani. I Giovani sono il futuro del paese e il miglior futuro del paese passa dalla coltivazione, auspicabilmente in tutti gli schieramenti politici, dell'eccellenza giovanile, di quei Giovani meritevolmente competenti, non solo dei Giovani anagraficamente. In questo senso il rinnovamento che serve al paese è di qualità, di formazione, di competenze e del modello del merito nella politica, non il rinnovamento anagrafico semplicemente. Il pensare al paese, ma soprattutto lo spendersi per il paese, non può dipendere strumentalmente da un unico punto di vista di una parte politica, perchè il bene del paese è uno solo. Come il futuro è uno solo, quello che passa inevitabilmente da tutti i Giovani di oggi, che saranno la classe dirigente di domani, ma probabilmente c'è nella politica sammarinese chi pensa di essere immortale. Oggi i Giovani vogliono mettere in campo quelle competenze necessarie per servire il paese e che oggi non possono essere lascate fuori dalla gestione della cosa pubblica, come è accaduto fino all'altro ieri. Questa è l'unica soluzione e l'unica novità nello scenario sammarinese e che dovrebbe essere accolta da tutte le forze politiche. Invece questi Giovani preparati, meritevoli, con un bagaglio formativo e di competenze eccellente, spesso questo bagaglio devono lasciarlo fuori dai confini e là vedere valorizzati questi meriti, per via di quelle tensioni politiche interne dovute alla repulsione del cambiamento e che vorrebbero un sistema chiuso e culturalmente controllabile, non valorizzando il meglio del nuovo che inevitabilmente arriverà.

Leggi tutto...

Italia virtuosa. Ma quali virtuosi

di Ribaldo Francesconi

L'Italia è il paese che ha il maggiori numero di condanne per mancato rispetto delle direttive UE, ha il maggior numero di sanzioni e pendenze alla Corte Europea per ingiusti processi e mancato riepstto delle normative. Ha una evasione fiscale che non ha pari in Europa e forse la prima fra i paesi industrializzati, quando ci vengono ad accusare di essere un paese evasore, sono loro i primi a portare i soldi a san marino, hanno una turbolenza finanziaria e bancaria di grande imbarazzo, una posizione verso la UE ed i suoi organismi che non gode certo di credibilità e a San Marino si prende come oro colato una white list che non ha nulla di significativo e non aggiunge nulla alla direttiva 2005/60/CE. San Marino è membro del GAFI e del FMI e tanto basta, mi pare più che scontato che da questi organismi non si esce nè si possono raggirare. Il tempo sarà galantuomo e chi oggi profitta di una notizia per fare mera propaganda elettorale, ieri era a sedere nelle stanze dei bottoni ed evitava gli accordi per entrare in UE ed oggi si allea con chi ha tramato contro la Repubblica per anni con l'aiuto di s-caramella, dei servizi e di quella parte marcia di un partito di ex maggioranza relativa che oggi lascia sbraitare ancora un personaggio impresentabile sia politicamente che moralmente, sulle piazze della Repubblica e nei consessi internazionali. E si parla di rinnovamento...Vi dovete sciacquare la bocca per molto tempo prima di utilizzare certe parole e certi aggettivi. Dopo la nuova/vecchia allenaza fra AP e DC dove i dissidenti riabbracceranno i loro capi in una spirale che mortificherà tutti i sammarinesi che hanno creduto in un rinnovamento vero, da parte di AP e una politica nuova, dopo tutto questo ribaltone interiore e interno ad AP, meglio che ci risparmino giudizi e commenti per non ricevere ulteriori pernacchioni... Politici si intende.

Leggi tutto...

E' giusto?

di Ale

buona sera, sono un ragazzo residente sposato con un figlio in arrivo.. io non volevo dare opinioni, perchè le persone sono tutte diverse e non mi andrebbe d'arrecare disturbo a quelle persone che non la pensano come me.. volevo solo rivolgere una domanda ai lettori di sanmarinonotizie: é giusto secondo voi che si permetta a cittadini che risiedono all'estero il diritto al voto, mentre a chi risiede soltanto ma lavora e partecipa nella vita comunitaria no, solo perchè non è cittadino?grazie a tutti

Leggi tutto...

giovedì 21 agosto 2008

Per colpa di chi, chi, chi...

di Gabriele Gattei - Lista Civica Noi Sammarinesi

E’ di questi giorni la notizia , quasi come un interminabile nubifragio dopo un disastroso terremoto, che la nostra Repubblica, non è fra i paesi facenti parte della white list. Questo ulteriore smacco alla nostra economia, alla nostra immagine e direi alla nostra sopravvivenza, è sancito dal Decreto del Ministero dell’Economia Italiano (Ministro Tremonti) che è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della vicina Italia. Leggendo e ascoltando i media, compare che Il Segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina, da un lato ci rassicura tutti dicendo che forse a dicembre 2008 le cose per noi potrebbero cambiare (magari con maggiori probabilità se fosse ancora lui il responsabile politico). Ma ciò che è ancora più sorprendente e avvilente è il fatto che egli stesso, da un lato ci fa sapere che le problematiche da cui è scaturita questa ennesima beffa, ovvero l’adeguamento della normativa concernente l’antiriciclaggio e l’antiterrorismo, sono conosciute dai diversi governi che si sono succeduti fin dall’anno 2000, e dall’altro che la colpa di tutto ciò risiede, udite udite, nei ritardi della politica. Mi verrebbero spontanee almeno un paio di domande: Cioè? Ma chi è che parla; è uno dell’opposizione o non è forse colui che ha gestito ed è il Responsabile della Segreteria delle Finanze dal luglio 2006 ad oggi, e che ha avuto per Collega all’interno del Congresso di Stato un personaggio informato sui fatti, ovvero il gestore della stessa Segreteria Finanze negli anni precedenti quali Pier Marino Mularoni? Siamo onesti. Credo che i cittadini, gli operatori economici e gli investitori onesti presenti sul nostro territorio, vorrebbero a buon diritto sapere quali sono state le cause di questi ritardi e soprattutto e magari, anche i nomi e i cognomi dei responsabili, e le prove a loro carico. Perché non si è agito prima e per tempo? Perché la normativa del 2007, tanto sbandierata, non è stata predisposta già adeguata alle pretese esterne come poi fatto, e si dice in ritardo, nel giugno di quest’anno? Provo di darmi qualche risposta! Forse, come era già ben chiaro e come del resto è stato ben confermato e denunciato dall’abbandono della barca governativa da parte di Alleanza Popolare, era più importante pensare al numero delle case da gioco ed ai loro gestori esterni (guarda caso, argomento già in grossa violazione e comunque contraria agli accordi con l’Italia), all’ingresso in Europa piuttosto che al ristabilire buoni rapporti con l’Italia, agli accordi bilaterali e alle pacche sulle spalle con i responsabili dei paesi più lontani e sperduti, con molti dei quali forse non avremo mai rapporti, alla vendita delle residenze tramite l’acquisto dei numerosi appartamenti condominiali da 40/60 mq disponibili, da parte degli stranieri più facoltosi (ma fatemi il piacere!!!), ed altro del genere. In buona sostanza e per concludere, lasciando da parte la sbandierata amicizia e fratellanza degli attuali responsabili dei Ministeri Esteri dei due Stati, leggendo e ascoltando le rassicurazioni/giustificazioni del Segretario di Stato alle Finanze Stefano Macina, sembra quasi di sentire canticchiare quel famoso ritornello di uno dei successi di Zucchero Fornaciari, che appunto fa più a meno così: PER COLPA DI CHI, CHI, CHI...

Leggi tutto...

mercoledì 20 agosto 2008

E la chiamano sinistra...

di MarcOne

E così sono riusciti in poco tempo a creare una Repubblica maggioritaria camuffata da proporzionale, che vota con il doppio turno alla francese, che sbarra l'accesso in Consiglio alle liste con meno del 3,5% dei consensi (prima era 1,6%); che toglie all'opposizione i seggi democraticamente conquistati alle elezioni per volontà popolare, cioè dal risultato sovrano delle urne; che ripesca i trombati e li promuove a rappresentanti che il popolo non voleva.Tutte le storture della controriforma antidemocratica e reazionaria le troviamo nella legge qualificata 11 maggio 2007 n.1 (e sue modifiche del 5-8-08), approvata con i voti determinanti della sinistra sammarinese, uno scempio di democrazia, un attentato alla sovranoità popolare, un impianto istituzionale talmente confuso da far pensare al peggiore dei compromessi. Ma non solo la confusione e mancanza di una logica coerente con le nostre tradizioni democratiche, ma una fitta serie di vere e proprie trappole antidemocratiche che finiscono con richiamare la "LEGGE TRUFFA" di italiana memoria. Fra tutte le possibili prescrizioni, manca come al solito, la più importante: se un Consigliere cambia gruppo o partito esso è automaticamente decaduto. E invece no, continuiamo e continueremo ad assistere a migrazioni per convenienza, per denaro o per convinzione, ma non avremo mai un comportamento politicamente coerente.Qualche precisazione è doverosa. Premio di maggioranza o legge truffa, consiste nel dare alla coalizione vincente nelle urne una quota che le consenta di avere comunque 35 seggi, da sottrarre alla opposizione, cioè ai perdenti. In questo modo si elude la volontà popolare con un colpo di mano. In pratica se la coalizione A giunge a 30, la B a 28 e la C a 2 seggi, a B e C verranno tolti 5 seggi e assegnati al vincente, cioè A. Peggio ancora nel caso A 31 e B 29, vengono tolti 4 seggi a B per darli ad A. Con questo devastante meccanismo, si elimina la volontà popolare, si elude il voto, si raggira la democrazia elettiva per assegnare d'ufficio una vittoria che non è affatto netta, facendo divenire così la democrazia un fatto meramente burocratico ed inoltre si escludono alcuni eletti dalla sudetta volontà del popolo per far entrare altri che non hanno alcuna legittimzione dei cittadini. E così ancora, nel momento in cui alcuni Consiglieri diverranno Congressisti, altri ripescati dai primi dei non eletti verranno intergrati nell'aula senza che abbiano avuto il consenso. Il Consiglio si ritroverà così ad avere una elevata percentuale (almeno 10+5= 15 su 60 cioè 25%) di illegittimi, impopolari e mai voluti dalla volontà dei cittadini. Considerando poi che una parte (fino all'8%) verrà cacciata dai banchi della opposizione, cioè dai partiti o coalizioni che avranno perso le elezioni, il quadro è completo per avere la misura di quale tipo di antidemocrazia è stata scelta e quali imposizioni contro la volontà popolare sono state addottate per far felici i soliti volti della politica. In pratica, è come dire che andare alle urne è relativo, poichè comunque vada il politburo decide chi e come deve vincere. Pazzesco! Manca solo il porcellum versione sammarinese o, come si diceva, la baghinata!Ma ancora, ed è altrettanto grave, chi non raggiungerà un fantomatico 0,4% moltiplicato le liste (oggi sono più di 9 domani chissà) o al max 3,5% (la lista è ammessa se ottiene una cifra elettorale di lista >= allo 0,4% moltiplicato per il numero di liste partecipanti, e fino al massimo del 3,5%, del numero totale dei voti di lista), cioè uno sbarramento contro i piccoli movimenti e partiti che tende ad eliminare le minoranze e le voci fuori dal coro per uniformare e ingabbiare e relegare fuori dal Consiglio chi non è d'accordo. Una bella congregazione omologata ed omogenea di Consiglieri con sempre meno coscienza e più adatti ad eseguire ordini di scuderia.Un impianto voluto da presunti uomini di sinistra che nulla hanno a che vedere con la storia della sinistra sammarinese ed i suoi padri. Regole del gioco molto più affini alla destra storica e ai potentati di ogni dove che in tal modo hanno assicurato il controllo di un vasto numero di peones e spingitori inutili di pulsanti.L'impianto istituzionale è contro tutti i principi della sinistra sammarinese contro la sua storia e tutte le tradizioni sammarinesi che hanno sempre consentito l'accesso in Consiglio agli uomini liberi che seppur in minoranza, hanno sempre fatto qualcosa di buono e sopratutto hanno fatto gli interessi del paese e non del partito o della cricca. Infine, questa legge offre ai cosidetti centristi il potere di decidere chi far vincere in qualsiasi consultazione elettorale visto che in un assai probabile secondo turno elettorale decideranno di mettere i loro voti a destra o sinistra a secondo di convenienze, pressioni dei cosidetti poteri forti e di tutto ciò che è possibile immaginare. La sinistra, con un colpo di mano dell'ultima ora, ha tolto il voto ai cittadini residenti all'estero creando un precedente di discriminazione e disparità socio-culturale e politica sulla base di diritti che non si possono esercitare con pienezza. Dal probabile secondo turno, infine, si dovranno sottrarre i voti di tutti coloro che non verranno perchè esteri, disgustati o entrambi, facendo così in modo che la maggioranza politica che scaturirà dalle urne sarà frutto di una vera operazione antidemocratica, una operazione ad escludendum, con meno del 70% degli aventi diritto che non deciderà un bel nulla, ma sarà una esigua minoranza a deteminare d'ufficio una vittoria che sarà non solo una beffa, ma anche un vulnus istituzionale che speriamo i prossimi sappiano non solo correggere ma far sparire, anche perchè la ruota gira e prima o poi tutti vanno all'aopposizine senza avere uno straccio di strumento per criticare, controllare e incalzare la maggioranza che per 5 anni farà ciò che vuole senza alcun controllo.
...E la chiamano sinistra...

Leggi tutto...

lunedì 18 agosto 2008

Voltare pagina

di Cesare Tabarrini, - Noi Sammarinesi

Si è appena conclusa una fase politica estremamente delicata che voleva formare un nuovo governo povero numericamente (governo delle 7 poltrone) e con pochi auspici di poter veramente essere portatore di stabilità e azioni forti quali sono quelle che la cittadinanza e il Paese tutto attende oramai da svariati mesi.
La fase successiva ha rischiato di essere fotocopia della precedente in quanto è chiaro che i due schieramenti non hanno inteso minimamente cedere le posizioni di coalizione e di precoalizione formatisi di fatto e note agli occhi di tutti.
Il cosiddetto “governo dei 31” se avesse avuto luogo avrebbe avuto comunque problemi sia di insediamento che di durata; come il precedente non avrebbe avuto la forza di compiere nemmeno una delle pur buone azioni presentate e che sarebbero state auspicabili per la Repubblica.
L’unica scelta responsabile da parte delle forze politiche è stata quella di sciogliere il Consiglio Grande e Generale per rimettere il mandato agli elettori con le elezioni anticipate.
È stato infatti doveroso per ogni rappresentante politico, che si dica tale, far presente al Paese che in quelle condizioni l’unica azione da mettere in campo, al di là delle sigle e dei colori partitici (anteponendo gli interessi del Paese a quelli personali o di schieramento) era far tornare la voce ai cittadini e dare così l’autorevolezza alla democrazia che contraddistingue San Marino da secoli.
Ed è stato importante che si sia giunti a questa conclusione al fine di non ritardare ulteriormente la soluzione dei gravissimi problemi ancora stagnanti e fermi sul tavolo, scelte fondamentali che incidono sull’economia del Paese e dei sammarinesi.
In questo momento, secondo quanto stabilito dalla nuova legge elettorale, si genera la chiusura di un percorso della vecchia legge elettorale e la nascita di una nuova fase in cui sarà finalmente possibile far governare il paese da una coalizione forte e vincente, in alternativa al vecchio sistema di “fare politica”.
Una fase in cui sarà possibile rimettere chiarezza davanti agli occhi dei cittadini che potranno finalmente scegliere a chi affidare il destino della propria Repubblica.
In ogni nascente coalizione tutte le individualità sono indispensabili, la storia e il percorso di ognuno sono parte integrante della storia del nostro paese e del futuro della Repubblica.
Ogni giorno sui quotidiani nazionali e italiani assistiamo ai segnali che preannunciano la tempesta in arrivo. I fulmini sono l’anticipo della burrasca, il tempo è giunto ed è ora di cambiare pagina ed agire prima che sia troppo tardi.
Agire per difendere degnamente la nostra Repubblica dai nemici, interni ed esterni, che non hanno nessun amore per San Marino ma hanno un grande affetto per i propri interessi.

A tutt’oggi è oramai evidente che si sia chiuso un ciclo. La vecchia politica ha fallito.Non è stata capace di seguire e dare risposte alle esigenze del Paese e dei suoi cittadini, concentrata solo su come perpetuare se stessa e i suoi rappresentanti.Il Paese ha bisogno di una nuova politica, fondata sull’obiettivo principe di restituire dignità, forza e valore alla nostra Repubblica, in tutte le sue espressioni.
Il percorso di intenso confronto intrapreso dalle forze politiche, che potrebbe portare alla costituzione delle prossime coalizioni, va continuato e approfondito con responsabilità per arrivare quanto prima a dare ai cittadini schieramenti e contenuti su cui ragionare per operare la loro scelta. Non su chi si considera vincente o più forte ma su chi sarà ritenuto capace di mettere in campo e perseguire gli obiettivi che ha scelto di porre al giudizio dei cittadini.

Ma ancora più importante sarà mettere in campo il rinnovamento della classe politica. Dovrà essere fatto dai partiti che formeranno le liste di ogni coalizione e sarà necessario mettere da parte le vecchie logiche che per tanti anni hanno dettato le regole della composizione delle liste e della scelta dei candidati. Vincerà chi saprà con maggior forza dimostrare la volontà del cambiamento, non solo sulla carta ma soprattutto nell’azione, nel fare. Capacità di voltar pagina per alcuni e di mantenere il proprio impegno coerentemente rispetto agli ultimi due anni della legislatura passata.
NOI SAMMARINESI è nato perché ogni persona che compone il Movimento non si riconosceva più nella vecchia politica e nel suo vecchio metodo. Tutti insieme abbiamo chiesto al Paese di essere legittimati attraverso il voto. La nostra è stata una scelta onesta e chiara. Abbiamo detto basta alle incrostazioni, ai maneggi, al gioco delle poltrone, allo scontro e alla diffamazione, alla gestione degli affari, al mercato del voto, tipici della vecchia politica.
È con queste motivazioni che, con grande sofferenza e non senza contrasti emotivi personali (molti di noi sono figli di emigrati o emigrati loro stessi), abbiamo dato il nostro appoggio alla modifica della legge elettorale che elimina le preferenze al voto estero. Ma abbiamo anche voluto fortemente essere promotori di un’iniziativa, e ci faremo garanti della sua messa in campo, per rivedere compiutamente l’esercizio del voto nella sua completezza in modo che non vi siano più squilibri tra cittadini interni ed esteri e che, allo stesso tempo, non ci possa più essere il mercato del voto. La delicata questione del voto dei cittadini residenti all’estero e le sue modalità deve essere affrontata mantenendo dignità e diritto per tutti.
La discussione non potrà non prevedere una volontà comune nel coinvolgere sia le comunità che i rappresentanti della consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero.

NOI SAMMARINESI con onestà, tutti insieme e a tutti i livelli, continuiamo a porci di fronte al Paese. Noi crediamo nella possibilità di una politica nuova e abbiamo fiducia che la politica del bene comune abbia il sopravvento.

I cittadini sammarinesi sono maturi, consapevoli e stanchi dei “giochini” dei politici, della vecchia politica, del metodo oramai consunto di modificare gli assetti per non cambiare nulla. È il momento di dimostrare alla politica che è ora che San Marino torni ai Sammarinesi.

Leggi tutto...

giovedì 14 agosto 2008

Terzo Polo

di Roberto Ciavatta e Marino Antimo Zanotti

L’intervista rilasciata ieri da Claudio Felici ci ha incoraggiato a scrivere questo comunicato.
Felici sostiene che chiunque pensi di creare un terzo polo lo può fare solo per interessi personali.
A noi pare invece che attualmente chi persegue interessi personali o di bandiera si adagia in uno o nell’altro schieramento, appena abbozzati, più per gradi di antipatia che per affinità politico programmatiche. Due schieramenti dettati più dalla speranza di condividere un piccolo spicchio di potere evitando ogni rischio, ogni scommessa di cambiamento.
Ci pare che a San Marino, anche in relazione agli sviluppi politici di questi ultimi due anni, ma senza dimenticare le responsabilità di PSD e PDCS nel governo del paese nell’ultimo quarto di secolo, ciò che sarebbe naturale, se non intervenissero le solite valutazioni utilitaristiche, sarebbe proprio un terzo polo.
Una terza coalizione con al suo interno quelle forze che si sono spese per lo svecchiamento della politica e hanno condiviso assieme, in maniera trasversale, battaglie importanti e vittoriose, non ultima quella sulle preferenze dei cittadini residenti all’estero.
La nuova legge elettorale viene per ora affrontata con le vecchie logiche dell’ammucchiata, e viene discussa dalle stesse persone, che per voce di Felici non si tireranno indietro. Certo è che chi lo dice si troverebbe in grande difficoltà se questo succedesse, non avendo fatto mai altro.
Data questa situazione, per dare una reale possibilità di scelta alle centinaia, migliaia di persone che hanno creduto in un cambiamento a cui, dopo un paio di anni, sembra non credere più nessuno, per evitare che chi ha creduto e votato nel 2006, e poi ai referendum del 2008, contro la vecchia elite politica asserragliata nei suoi fortini, debba finire per svendere le sue speranze a un polo democristiano o ad uno egemonizzato dall’ex PSS, ci pare un dovere che le forze attive del paese disegnino la strada per una possibile terza via.
Noi, a scanso di equivoci e senza i tatticismi che di certo condurranno i partiti a formalizzare le loro “appartenenze” solo al termine ultimo della scadenza per evitare di capitare nella coalizione che i sondaggi danno perdente; dichiariamo ora che per quanto ci sarà possibile cercheremo invece di dar vita proprio ad un terzo polo in cui possano trovare casa le forze politiche che non vogliono contribuire al ritorno al potere di uno o l’altro rappresentante del passato, nella convinzione che questo nostro impegno (programmatico e relazionale) possa smuovere un po’ le acque e convincere qualche altra forza politica, che le speranze che la cittadinanza ha posto su coloro che sembrava potessero garantire un cambiamento non possono andare svendute ancora una volta per interessi di partito o per la sola speranza di continuare a stare al governo comunque, con chiunque, a prescindere dal fatto che si stia con chi ha appena cercato in parlamento di lasciare le cose com’erano, per poter ripetere quella vergogna della compravendita del voto estero che noi abbiamo filmato nel 2006, e contro la quale abbiamo sporto due denuncie, una delle quali corredata del nome di un politico sammarinese coinvolto, che ancora la magistratura non ha inteso prendere in mano.
Con chi difende quegli interessi lì, non si può cambiare.
Esortiamo chi crede ancora che il suo ruolo di rappresentante della cittadinanza comporti il rischio di stare all’opposizione pur di perseguire le proprie battaglie senza meticciamenti, a lavorare assieme a noi (e a chiunque vorrà) per dar vita a questo respiro di speranza, che altrimenti sarà soffocato.

Leggi tutto...

lunedì 11 agosto 2008

Un mondo in guerra

di Alessandro Corbelli - Presidente PD Sammarinese

Un mondo in guerra. Come sta dimostrando in questi giorni la drammatica esclation di violenza tra Russia e Georgia sulla questione legata al destino dell'Ossezia, continuano a essere tanti i focolai accessi, i conflitti irrisolti. Alcuni, grazie all'occhio attento dei media e dell'opinione pubblica finiscono dentro le nostre case e nelle nostre discussioni. Altri, per ragioni strategiche e geopolitiche sono conflitti delicatissimi dai quali dipende il futuro equilibrio del mondo. Altri ancora sono sconosciuti ai più, proprio perchè non rientrano nelle prime due categorie. Non per questo, però, possono essere dimenticati. Considerando tutte le guerra ancora in corso nel mondo, e se ad esse aggiungiamo quelle conclusesi negli ultimi 5 anni, il numero di donne e uomini che hanno perso la vita in teatri di guerra arriva alla raccapricciante quota di oltre sette milioni e settecentomila morti. Questo rapporto - il cui materiale è reperibile sul sito di Peace Reporter - vuole fare luce su tutti i conflitti aperti nel mondo. E' dovere di tutti non dimenticare chi ancora oggi soffre a causa della guerra e fare qualsiasi cosa possibile per provare a fermare queste mattanze.

In tal senso, anche un piccolo Stato come quello di San Marino ha l'obbligo morale di adoperarsi concretamente svolgendo a pieno titolo il delicato e neutro ruolo di mediatore di pace, mettendo a disposizione le proprie diplomazie e infrastrutture, ospitando le organizzazioni ed i leaders politici del mondo favorendo il diaologo ed il confronto politico tra le nazioni ed i popoli bellegeranti, organizzando gli aiuti umanitari.

Leggi tutto...

Il candidato che vorrei

di Giorgio Chiaruzzi

All'indomani della stagione elettorale intervengo a titolo personale nel dare un messaggio ai Giovani e ai cittadini. Nella speranza che finalmente vengano prese in considerazione le caratteristiche necessarie di un candidato che oggi intende servire lo Stato, oltre a quelle indiscutibili caratteristiche come l'onorabilità e l'etica morale coerente con quella professata, oggi è necessario valorizzare le competenze e la formazione personale dei candidati, oggi ampiamente diffuse in tutta la società sammarinese. Quindi un messaggio trasversale e aldilà delle parti politiche deve trovare il suo faro nella conoscenza e nella coscienza intellettuale, in sostituzione ad un'inproduttiva concorrenza ideologica.
Sotto alcuni messaggi a favore e altri contro alcuni obiettivi tangibili e di facile riscontro:

Per:
- la MERITOCRAZIA che la Repubblica di San Marino merita;
- la FORMAZIONE, le COMPETENZE, l’esperienza e la loro coerenza con il settore di impegno politico nel ruolo istituzionale ricoperto;
- la QUALITA', l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione a traino di un sistema economico;
- la pianificazione, la comunicazione e la condivisione dei progetti politici e nazionali;
- la formazione universitaria, professionale e politica dei candidati, oggi determinante per sostenere la competitività di un paese;
- la valorizzazione delle competenze, delle professioni e della qualità nella gestione della cosa pubblica,
- i valori della famiglia, del senso civico, della cittadinanza attiva, della partecipazione alle decisioni nella trasparenza delle sedi decisionali;
- una politica delle competenze, del merito e dei progetti;
- la visibilità e la trasparenza del voto in Consiglio Grande e Generale, nel rispetto, nella verificabilità e nella trasparenza verso i cittadini elettori su quanto dichiarato da ogni singolo Consigliere o gruppo consigliare nell’espletamento politico in sede decisionale e in coerenza con gli obiettivi dichiarati in sede di programma politico;
- l’indipendenza dai gruppi di potere e di interesse particolari e non collettivi;
- l’autonomia intellettuale dei candidati;
- l’azione e il coraggio politico nell’integrità della Repubblica di San Marino;
- la cultura del benessere economico basata sul merito e sulla conoscenza;
- una pubblica amministrazione basata sulla qualità delle professioni, selezionate con bandi di concorso pubblico a selezione delle migliori competenze per servire lo Stato;
- i Giovani candidati meritevoli e che sanno stare in piedi con le proprie gambe.

Contro:
- l’abuso del voto segreto in Consiglio Grande e Generale;
- le strumentalizzazioni, l’ostruzionismo e l'immobilismo politico e progettuale;
- il clientelismo politico a scapito della qualità necessaria al servizio dello Stato;
- una classe politica che non possiede gli odierni minimi livelli formativi e di conoscenza personale certificata e riconosciuta, quale strumento oggi necessario al più alto impegno per lo Stato;
- un sistema della pubblica amministrazione basato sul clientelismo;
- la cultura del benessere economico basato sulla legge del più furbo;
- la bieca concorrenza partitica che va a scapito del bene comune.

La fiducia è che in questa campagna elettorale si sposti il metro di valutazione e di confronto dal vecchio sterile scontro ideologico, secondo il quale il bene del paese è di una o dell'altra parte politica, a favore dell'intoduzione trasversale di valutazioni sui veri binari della qualità della gestione dello Stato, nell'altissima rilevanza che oggi hanno i bagagli formativi delle persone candidate e che in qualsiasi parte politica si mettono al servizio di un unico bene del paese.

Leggi tutto...

Zanzara Tigre: oltre il danno la beffa!

di Alberto Masi

Che un’Ape avesse la targa, lo sapevo, ma che l’avesse anche la zanzara tigre mi è nuovo. Non sono in vena di battute, anzi…
Dico questo perché mi sono visto recapitare a casa una multa di 250 euro in base all’ordinanza della legge 104 del 18 settembre 2007. La legge sulla “aedes albopictus” (zanzara tigre).
Vado per ordine.
Da 8 anni sono il proprietario di quella che è conosciuta come Villa Malagola.
Da 8 anni sogno di andarci ad abitare con la mia famiglia.
Da 8 anni sto cercando invano di restaurarla.
Da 8 anni lotto con lo stato per avere i permessi così da riportarla allo splendore di un tempo.
Da 8 anni sono sempre al punto la partenza.
Da 8 anni non faccio che rimetterci soldi giorno dopo giorno.
Dopo 8 anni mi ero quasi convinto che per lo stato non esistessi, visto che la mancanza di risposta ad ogni mia richiesta.
Dopo 8 anni scopro invece che invece per o stato esisto…solo per le multe.
Vengo multato per l’incuria del giardino della villa, ma cosa ci posso fare se mi impediscono di eseguire i lavori all’interno? Se faccio i lavori senza i dovuti permessi, vengo multato. Se non faccio i lavori -vado contro l’ordinanza che dice di tenere in ordine i giardini- e vengo multato.
Sembra il ritornello di una canzone: “Vengo anch’io…no tu no. Ma perché? Perché no”.
Però non mi arrendo.
Mi sono informato ed ho scoperto che il controllo delle proprietà private non viene fatto in modo capillare, ma su segnalazione di qualche cittadino.
Mi rifiuto di pagare questa multa. Non è giusta. Non solo perché non ho potuto ristrutturare la casa, ma anche perché l’ordinanza sembra essere in vigore per alcuni cittadini. Gli altri ne sono esentati per oscuri motivi.
Basta fare un giro (anche intorno a casa mia) per rendersi conto che la zanzara tigre non ha solo “la targa Villa Malagola”, ma molti altri cognomi. E se qualcuno vuole l’elenco non deve far altro che chiedermelo.
Non è da oggi che le multe vengono fatte solo ai “nemici dei nemici”. Lo dimostra un articolo pubblicato su La Voce di Romagna il 5/9/07: “Sanzio Castelli, Medicina Generale, Alessandro Casali, Centro Naturalistico, Dario Felici, Servizio Igiene Urbana, e Renaldo Renzi, Servizio Igiene Ambientale, hanno fatto il punto della situazione in seguito all’allarme relativo alla zanzara tigre…Per quanto riguarda le proprietà private, Castelli dice: Le richieste di bonifica arrivate agli uffici competenti sono risultate scarse. Quindi serve un intervento capillare e non più a macchia di leopardo”.
A distanza di un anno…niente di nuovo sotto il sole.

Leggi tutto...

giovedì 7 agosto 2008

Sì alle Olimpiadi dello sport

di NICOLA SELVA
Responsabile Gruppo Sport
degli EuroPopolari per San Marino

Domani iniziano le Olimpiadi di Pechino. Gli atleti di ogni parte del mondo daranno il massimo per battere i propri avversari. Qualcuno dice che l’importante è partecipare, altri, che conta solo vincere. Una cosa è certa: se non si partecipa, di sicuro non si vince. Ed allora, buona partecipazione a tutti. Questo è l’augurio che voglio fare come uomo di sport, agli atleti sammarinesi che partecipano alle Olimpiadi di Pechino e auspico che ciascuno possa dare il meglio di sé, nel più ampio spirito olimpico, e che possano rappresentare e onorare la nostra piccola Repubblica. Dopo le tante polemiche sul boicottaggio delle Olimpiadi, sono particolarmente soddisfatto della partecipazione di tutti gli atleti all’evento, perchè chiedere allo Sport di ovviare alle mancanze della Politica e dell’Economia non sarebbe stata la scelta più giusta. Boicottare in generale non porta ad alcun risultato, e sarebbe risultato inefficace, in quanto gli assenti non parlano e vengono presto dimenticati. I giochi olimpici sono una grande festa dello sport che nessuno può, e deve politicizzare, sono il più importante ed atteso evento sportivo a livello mondiale e rappresentano la massima espressione di spirito sportivo, correttezza e sana competizione, ovvero di quella tradizione che fa dello sport uno stile di vita. dove la partecipazione conta più della vittoria, e sono una grande opportunità per affermare una idea di Pace e di democrazia mondiale.Per capire che lo sport non e' solo una questione di record e di classifiche basta rileggere la storia contemporanea attraverso la storia delle Olimpiadi, ricordando l’afro-statunitense Jesse Owens quando vinse quattro medaglie d'oro davanti agli occhi di tutto lo stato maggiore tedesco, o la grinta di Tommy Smith, che conquista il record del mondo salutando dal podio, in segno di protesta contro la discriminazione razziale.
Mi auguro vivamente che questa Olimpiade, offra alla comunità internazionale un valido esempio di convivenza tra persone delle più diverse provenienze, nel rispetto della comune dignità e possa far riflettere le Autorità Cinesi di aprire non solo al consumismo ma anche e soprattutto iniziare, seppur di un piccolo passo, quel cammino verso un processo di democratizzazione e di apertura da sempre auspicato, in termini di diritti civili e umani.

Leggi tutto...

"Monica Bollini usata come testa d'ariete dal Psd"

di Mattia Guidi (AP)

L’Eroina di San Marino, la guida dei Sammarinesi per le Libertà, ha sfoderato uno dei suoi trucchi; dopo aver tentato di costituire il governo del “circo psdsuddcspl” ora scopre la chicca che tutti i conservatori del mondo le invidieranno: la distruzione di una legge elettorale che prevede lo stravolgimento di uno status quo malato e marcio fino al midollo. Ho parlato di conservatorismo perché abrogare parzialmente o totalmente una legge innovativa come quella elettorale, recentemente adottata, significherebbe tornare al passato e azzerare le battaglie che hanno sortito un buon frutto, uno dei pochi colti durante gli ultimi anni: il tentativo da parte di Monica Bollini, usata come “testa d’ariete” dal partito guida del “centro-sinistra”, di eliminare la norma antiribaltone o l’intera legge elettorale suona quanto mai sospetto.
Pare che la sopraccitata voglia mantenere il clima di instabilità politica degli ultimi anni privando i cittadini di un potere che è loro di diritto poiché viviamo in una democrazia non solo formale ma sostanziale. Forse la Bollini e i suoni mandanti vorrebbero mantenere il clima di “ricattabilità” della stessa politica da parte dei “poteri forti”, ma non voglio essere così cattivo nei suoi confronti; potrebbe non essersi accorta di cosa significhi la norma anti ribaltone e magari, non avendola compresa, ha pensato fosse inutile.
Ma il tocco finale, quello che farà risorgere gli immigrati “fin dalla notte dei tempi” (a migliaia) è l’abrogazione dell’articolo 7, quello che Alleanza Popolare ha sempre tenacemente difeso e che ci avrebbe portato, gradualmente, a risolvere il problema del voto estero.
Dopo la seduta del Consiglio Grande e Generale di lunedì, sono sempre più convinto che Alleanza Popolare abbia fatto la scelta giusta nel rompete con “certa parte” della politica. Infatti il Psd ha mostrato nuovamente la sua vera identità, quella di un “mostro informe” senza progetti per il paese e con un unico scopo: il mero mantenimento del potere e la spartizione dello stesso al suo interno.
Una nota anche per i giovani del Psd, abituati a rispondere ai comunicati solo su ordine dei “padroni” del loro partito. Consiglio ad essi di evitare mistificazioni della realtà perché i cittadini sammarinesi non sono sciocchi come taluni vorrebbero farli apparire, dicendo loro che il Psd è stato il primo (con Ddc, Su e Spl) a consegnare le dimissioni dal Consiglio Grande e Generale, quando ha trattato fino all’ultimo con Sinistra Unita nel tentativo di farle “strozzare” gli Europopolari. E’ vero o no che il Psd ha consegnato le dimissioni del suo gruppo consiliare alla Reggenza dopo Ap, Nps, Ns, Ps e An nella mattinata del 29 luglio?
Le bugie hanno le gambe corte!

Leggi tutto...

mercoledì 6 agosto 2008

A proposito di giornalismo e a chi le spara più grosse

di A. Biordi

Caro direttore Guardigli,
sono un lettore saltuario del blog, un po' più del sito San Marino Notizie.
Vorrei però proporle una riflessione sul giornalismo a San Marino, dato che lei se ne è occupato spesso.
In queste ultime settimane sui quotidiani sammarinesi si leggono diverse notizie che riguardano noi cittadini o residenti, tutte di cronaca e praticamente tutte avvenute fuori territorio.
Ieri su un giornale c'era una curiosa notizia di due sammarinesi fermati in discoteca a Riccione sabato scorso che come due "furboni" si sono praticamente autodenunciati facendo scoprire ai carabinieri che avevano della droga in auto.
Parlando con un amico giornalista a Rimini, ho cominciatoa prenderlo in giro perché il suo giornale non aveva questa notizia che invece era molto divertente. Ieri pomeriggio mi ha chiamato per dirmi una cosa che mi lasciato molto perplesso.
Facendo una verifica con i carabinieri, gli avrebbero detto che a loro non risultava nulla del genere e che la notizia era falsa, tanto che il responsabile avrebbe anche dichiarato che quel giornale non è nella loro mailing list a cui inviano i comunicati.
Ci sono rimasto davvero male perché nel pezzo si diceva proprio che erano stati segnalati alle autorità dai carabinieri.
La settimana scorsa, invece, su un altro giornale, si parlava di un accoltellamento a Londra dove forse erano coinvolti dei sammarinesi ma che questo non risultava nè al dipartimento affari esteri nè all'interpol.
Oggi su un altro giornale ancora, si legge di una sammarinese stuprata a Rimini ma che alla gendarmeria non è arrivata alcuna segnalazione "formale".
Io, sinceramente comincio a dubitare un bel po' dei giornali sammarinesi. Sembra che ognuno la spari sempre più grossa tanto è difficile verificare certe notizie.
Ma non c'è un'autorità oppure un organo che possa intervenire sulal veridicità delle notizie che escono sui giornali?
Grazie per l'attenzione che vorrà dedicarmi
Un lettore deluso

Leggi tutto...

martedì 5 agosto 2008

Le incoerenze di AP

di MarcOne

Gentile Direttore, mi piacerebbe affrontare con lei la storia di AP dalle sue origini, perchè mi pare di cogliere alcune incoerenze nel cammino che parte dai presupposti iniziali, dalle finalità per cui è nata, fino all'attualità. Si dice, anzi si scrive sui giornali, che AP ha già fatto una scelta di campo, per le prossime elezioni correrà con la DC o è molto vicina a farlo.Vorrei essere aiutato da lei e dai lettori a capire come sia possibile, dopo aver fatto sorgere il centrosinistra, aver modificato la legge elettorale fino a raggiungere i suoi scopi, oggi fa il salto della quaglia verso l'altra sponda... Ma non era nata in antitesi alla DC? I suoi fondatori non erano i paladini della coerenza e della moralità? Oggi come possono fare dietrofront dopo aver ingannato per anni l'elettorato dicendo di essere una alternativa alla DC e di non condividerne i metodi?Per quale gioco misterioso dovrebbe accadere tutto questo e, sopratutto che ne sarà di SU, sedotta e abbandonata da AP ed oggi probabilmente costretta a crollare di fronte a numerosi errori politici macroscopici, di tattica e di strategia complessiva?ma forse c'è bisogno di capire anche cosa faranno i transfughi vari fuoriusciti dalla DC, faranno fronte unico?
Ci aiuti a ridisegnare correttamente il panorama e lo scenario delle prossime elezioni. Grazie.

Leggi tutto...

venerdì 1 agosto 2008

La politica ha fallito nuovamente e integralmente, nessuno escluso.

di MarcOne

La politica torna a cavalcare la demagogia più forte e più stupidamente che mai, a destra come a sinistra le dichiarazioni per fare a gara a chi dice le cose più ovvie e scontate sono oramai ridicole e, i poveri residenti all'estero, ritornano capro espiatorio e soluzione di ogni problema.Guardando ai dati delle elezioni dal '98 www.elezioni.sm quando ancora si potevano distinguere esteri e interni si possono fare alcune considerazioni: l'elettorato estero è addirittura in calo rispetto oggi; come può una parte dell'elettorato che non arriva al 40% dei votanti totali determinare le sorti della politica del paese e condizionare i politici? Non è forse il contrario e cioè che l'oltre 65% dei votanti sono interni e condizionano pesantemente i politici e la vita stessa del paese? E che invece gli esteri ci offrono boccate di ossigeno impagabili dal punto di vista culturale, economico, diplomatico e sientifico? Insomma, chi si immola mediaticamente contro i cosidetti "poteri forti" e lo scrive tutti i giorni (salvo appartenere ad altri poteri forti loro contrapposti) dovrebbe decidersi: delle due l'una o sono i poteri forti interni a condizioanare tutti o, come qualcuno ha scritto, a corrompere la politica, oppure sono gli elettori esteri, perchè entrambi non possono essere. O almeno non è una analisi supportata dai fatti accaduti. Così come le regole elettorali che sono state modificate nel tentativo, forse onesto, di cambiare, si sono rivelate perdenti su tutta la linea e sopratutto non consentono al paese un funzionamento snello e democratico. Sono peggiorate le cose, la frammentazione è aumentata, oltre un quarto dei Consiglieri hanno cambiato sponda, l'instabilità regna e le teste dei politici sembrano distanti anni luce da quello che i cittadini vedono, sentono e vorrebero. La conflittualità e la frammentazione non si combattono togliendo un diritto agli elettori esteri, così come la politica non tornerà intelligente e funzionale ai bisogni del paese togliendo la preferenza agli elettori esteri e, nessuna stupida regola che impedisca la libera espressione, il libero voto e la candidatura, risolverà il problema della politica sammarinese. Daniel Giacomini, si accontenterebbe, seppur corrotti, di politici almeno presentabili. Invece penso che anche se corrotti, tutti, in parte o nessuno, i politici sammarinesi devono essere liberi di agire secondo le proprie idee, fare quello che dicono e mettere l'intelligenza al servizio del paese. Per il resto ci sono altre istituzioni che giudicheranno, così come possono farlo i liberi cittadini sammarinesi esteri o interni, alle prossime elezioni. Candidatevi gente, candidatevi!

Leggi tutto...