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martedì 14 aprile 2009

Green-economy

di Roberto Ciavatta, Associazione Don Chisciotte

Sono fiero che San Marino si proponga di diventare uno Stato pilota per l’utilizzo di auto elettriche ed energie verdi, come scritto dal presidente dell’AA.SS Podeschi.
Purtroppo, però, spesso i propositi propagandati sulla stampa non si trasformano in legge, e viene da chiedersi come mai se si vuole intraprendere una strada poi lo stesso governo ostacoli ogni richiesta avanzata dalla cittadinanza che vada nella stessa direzione!

Il 3 marzo scorso, infatti, lo stesso governo che ora propaganda indirizzi eco-sostenibili ha bocciato diverse Istanze d’Arengo presentate dal sottoscritto a nome dell’Associazione Don Chisciotte, che andavano in questa direzione. Ad esempio ha bocciato l’Istanza che chiedeva proprio di sostituire i mezzi in dotazione alla Pubblica Amministrazione con mezzi a minor impatto ecologico (gpl, metano oppure elettrico/fotovoltaico) alla loro naturale data di sostituzione. Perché questo governo con una mano boccia questa richiesta, e con l’altra dice di voler dotare la stessa P.A.A di auto elettriche per diventare uno Stato pilota in questo senso? Non vi pare una contraddizione?
A me pare che questo governo “finga” una sensibilità ambientale, ma poco creda nelle sue stesse affermazioni. Un’operazione di facciata, insomma, che consiste nel bocciare ogni iniziativa della società civile per poi fingere di perseguire gli stessi obiettivi.
Come cittadino, poco mi interessa che si riconosca la mia (o quella di altri) paternità di un intervento che procurerà benessere per la popolazione, ma almeno che quei propositi, spesso sventagliati propagandisticamente, riescano infine ad aver luogo.
Penso, oltre al caso succitato, alle altre Istanze che mi sono state bocciate e che ora il governo, a chiacchiere, fa proprie: il governo boccia l’Istanza che chiedeva di applicare la certificazione energetica dei consumi degli edifici (addirittura richiesta da una direttiva europea), poi dice che vuole dar vita a criteri di certificazione energetica presentandoli come una chanche per il paese;
boccia l’Istanza che chiedeva di promulgare i decreti attuativi per rendere operativa la legge sul risparmio energetico, e boccia l’Istanza che chiedeva di sostituire le caldaie a gasolio della P.A. con caldaie di ultima generazione, poi dice di volersi rendere il più possibile indipendente riguardo all’importazione di fonti energetiche.Viene allora da chiedersi: fino a che punto questo governo ci fa? Che valore si può dare al proposito di voler realizzare quello che si è appena vietato di fare?

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