Vuoi proporre un intervento per il Blog? Invia lettere, commenti e opinioni (purché firmate) a:
redazione@sanmarinonotizie.com

martedì 18 agosto 2009

Meditazione dal paradiso


di Steven Busignani

Scrivo dal paradiso, dalla grande e immensa foresta dell’ amazzonia.
Precisamente da un remoto villaggio sul grande fiume huallaga dal nome (Quechua) llucanayacu.
Uso la parola paradiso, nel sentito etimologico del termine, dall’antico persiano, giardino protetto.
Chi in cuor suo non si e’mai commosso vedendo i colori dei fiori, dell’acqua mentre scorre illuminata da scintillanti raggi di luce (sia lunare o solare) o dall’aria quando si fa mitica assumendo le tonalità rosee di un tramonto o le brume dell’alba? Per non parlare (questa immagine e’ spesso usata) degli occhi di un cucciolo animale (si anche umano)?
Perchè ho deciso di vivere qui?
Perchè e’il luogo al mondo dove esiste maggior ricchezza per quando riguarda la biodiversità dove migliaia di forme distinte di vita fanno di ogni giorno una nuova e unica scoperta.


Il villaggio in cui vivo e’ una microrealtà e quando arrivai vi erano solo una ventina di famiglie.
Le attività principali degli uomini erano ovviamente la caccia e la pesca, però negli ultimi anni si e’ intensificata l’agricoltura con conseguenze drammatiche per la foresta ed i suoi equilibri.
Nonostante i numerosi ingegneri agrari che si sono avventurati, per fare scuola, da queste parti, ancora si coltiva tradizionalmente(uso questa parola in modo improprio poiché non esiste una tradizione in questo senso).
Cioè facendo tabula rasa, tagliando il bosco a zero e poi bruciando i resti vegetali, garantendo buoni raccolti nei primi anni ma contribuendo a rendere sterile la terra in seguito, per non parlare dei piccoli esseri che in questo modo muoiono miseramente.
Felicemente negli ultimi anni le coltivazioni che erano prevalentemente di coca, oggi sono esclusivamente di cacao.
Scrivo questo perchè dall’esperienza delle piccole comunità si può imparare tanto.
E anche perché San Marino tutto sommato è una piccola realtà.
All’inizio, come ho gia scritto le famiglie erano una ventina… qui si elegge un rappresentante (capo villaggio) che ha la funzione di commissario e di organo di controllo, ed e’ eletto democraticamente anche se sono sempre gli stessi a governare, quelli infatti che appartengono alla famiglia più grande hanno ovviamente sempre la maggioranza di voti. Aquilino l’anziano attuale capo villaggio e’ un mio amico ed e’ una persona aperta ai problemi ambientali e della collettività.
Considerando che ogni famiglia coltiva circa tre ettari per il proprio sostentamento, più o meno la superficie di foresta coltivata corrispondeva (fino all’anno scorso) ad un centinaio di ettari coltivati.
Nell’ultimo anno un fenomeno di migrazione interna del paese (il Peru) ha aggiunto al villaggio venti famiglie in più e oggi siamo quarantatre famiglie a vivere qui. Gli ettari coltivati sono arrivati a duecento.
Dato l’enorme disboscamento sono iniziati i primi problemi, i torrenti dalle montagne diminuirono la portata dell’ acqua,… qua e là si vedono i primi segni del passaggio devastante dell’uomo.
Eppure ogni famiglia del mondo ha diritto a far mangiare i figli, e assicurarsi un’ avvenire, qualcuno tra i fanatici dell’ecologia vorrebbe magari che l’uomo sparisse dal pianeta per assicurare la salvezza della natura, ma e’ chiaro la strada deve essere un’ altra.
Quindi non rimane altro da fare che imparare dagli errori. Rispettando le persone, qualsiasi sia il loro credo e quali siano le differenze di stile di vita, si deve cercare un dialogo e tra le altre cose insegnare anche il valore della pace, il valore della diversità,… pensate alle piante o agli animali se nel mondo vi fosse solo una specie di pianta o una specie di animale...
Fortunatamente in una piccola realtà si sono prese subito le dovute precauzioni….almeno evitare di tagliare gli alberi attorno al ruscello, che tra le altre cose dà cibo e acqua a tutto il villaggio.
A piccoli passi fare percepire gli esseri che convivono con noi come degni di rispetto e utili. Iniziare creando piccole riserve naturali, ad esempio, in ogni appezzamento coltivato di terreno , e a piantare alberi che solo saranno alti tra venti o trenta anni, per dare la possibilità anche a chi viene dopo di noi di poter goderne.
Forse la gente nella foresta in tempi remoti era in armonia con la natura ma purtroppo oggi non e’ più cosi, la foresta e’ vista come qualcosa di cui ce se ne appropria per speculare, spesso per guadagnare velocemente qualche soldo.
Il grande fiume (il huallaga, quello che poi andrà a sfociare nel grande rio amazonas raggiungendo il Brasile) ogni giorno diventa sempre più la discarica delle cose che non servono, dei rifiuti che il mondo fatto di consumi e notevoli produzioni non può fare a meno di creare.
Probabilmente avverrà quello che e’ successo in altri luoghi, trattando l’ambiente come se non fosse importante come fossimo esseri che non dipendiamo dall’aria dal acqua e dalle piante.
Ricordate il film armageddom?
Dove Bruce Willis sparava ad una imbarcazione di Green Peace (beh, lui recitava il ruolo di petroliere) poi salva il mondo trapanando un asteroide? Mi chiedo che mondo ha salvato…forse come quando ad un malato si prolunga di poco la vita….
Allora la cultura gioca una carta importante, grazie a numerosi studi e impegni da parte di persone da tutto il mondo oggi abbiamo i mezzi e la conoscenza per fare le cose meglio, recuperando una igiene ed un’economia della natura a portata umana.
E credetemi… anche noi nel nostro piccolo possiamo fare molto.
Piccoli gesti, forse serviranno a poco possono obiettare alcuni, ma provarci fa parte di una questione morale. Il mio ruolo qui e di insegnare e imparare allo stesso modo uno sviluppo sostenibile, creando e portando avanti progetti principalmente rivolti ai giovani, che saranno gli uomini di domani i quali erediteranno il mondo.
Questa sarà la sfida per il futuro, gli errori sono stati fatti anche nella più grande foresta del mondo, dove ogni giorno e`minacciata da nuove aggressioni, il petrolio, il traffico di legname, lo sfruttamento agricolo, gli allevatori di animali.
Dagli errori possiamo tutti imparare, non serve più fare la guerra a chi ha sbagliato, ma rimboccarsi le maniche per fare meglio ed educarci ed educare le generazioni future.
Siamo abituati a curare solo il nostro giardino o al limite i vasi di piante aromatiche e qualche fiore ornamentale sul terrazzo, ma se spostiamo il pensiero più in là anche il pianeta, può diventare il nostro giardino non in senso di possesso ma nel senso di curarlo averne dei riguardi. In fondo forse il pianeta non e’ altro che il giardino degli uomini, riprendendo un’altra volta la parola mitica di paradiso.
Vivere in un posto bello fa bene all’ umore e si può fare oggi, ci si può anche permettere di costruire in armonia con la natura ci si può anche permettere di continuare a vivere desiderando un mondo migliore, seminando qualcosa per quelli che verranno dopo di noi,… forse ce lo gradiranno.
Sarebbe bello che anche nella nostra piccola comunità di san marino, la gente comici a fare proposte a riappropriarsi del territorio.
San marino, credetemi, e’ un esempio per il mondo, e so per certo che ogni sammarinese come me e’ orgoglioso della nostra piccola e unica realtà.
Parlo spesso dei valori che avevano come fondamenta i primi sammarinesi, e che oggi dovuto allo sconsiderato comportamento di tutti (perchè noi siamo la comunità… senza dare sempre la colpa ai politici) purtroppo cominciamo ad essere un esempio non sempre alto di etica e cultura.
Credo che ognuno esalti all’estero il proprio paese, perchè non cominciano a farlo anche chi ci governa? Uscendo da quella mentalità di provincia che ahimé ci contraddistingue?
Che ci piaccia o no il mondo oggi e’ globale, pensate che scrivo adesso dalla amazzonia, non guardiamo in questo caso solo le cose negative ma anche positive,
sentiamoci parte di un mondo cominciamo ad accettare le differenze e a cercare un dialogo. Il nostro paese ripeto e’ una piccola comunità simile per certi versi al villaggio in cui vivo nella selva, allora possiamo fare leggi nuove, possiamo prendere accorgimenti nel rispetto della nostra terra dei nostri concittadini, nella riscoperta della nostra cultura che non e’ solo fare sagre di paese in estate o feste stile medioevale spesso triste stereotipo di altri luoghi( lungi da me criticare ogni intento di migliorarsi). Se siamo il primo mondo( perchè qui e’ considerato terzo), quale esempio possiamo dare e offrire? L’ arrivismo a tutti i costi? Il valore dell’oggetto? Ma dove e’ finito l’uomo? I valori dell’arrivismo, della prepotenza e del potere personale a dispetto del prossimo, della materia, ci fanno sempre più rendere conto che allontanano da quella felicità che tutti aneliamo.
E’ compito oggi informarsi, cercare di intraprendere un nuovo e più incoraggiante viaggio, mi scuso un’altra volta per questi pensieri, ma credetemi i soldi non sono tutto nella vita(lo so…. sembra retorica, poi dipende sempre come e dove si spendono….) ma guardatevi attorno…vale la pena correre come pazzi verso l’imbruttirsi della natura, della politica, dei rapporti umani, della vera qualità della vita?

Un altro giorno e’ andato..., non so di preciso quando, ma comincio a pensare cosi dal primo cambio di luce che poco a poco colora il bosco, il ruscello e le coltivazioni di rosso. Colgo l’occasione per fare il giro della casa, qualche passo sui grandi sassi del torrente risalgo fino alla piantagione di caffé dove la terra sotto i piedi e’ soffice, sabbiosa, penso sia un luogo ideale per seminare carote. Controllo i piccoli alberi trapiantati di recente, non sia che gli manchi l’acqua avendo le radici appena iniziato ad espandersi nella nuova e definitiva dimora.
Intanto la luce cambia ancora, adesso il bosco si e’colorato di un blu indaco. Gli ultimi raggi di sole, fanno intravedere i pipistrelli che velocemente da un lato all’altro del cielo cercando la cena a base di insetti, volano senza sosta come avessero a disposizione solo pochi minuti per riempirsi lo stomaco. Sono arrivato alla casa, appoggiandomi al corrimano osservo un ragno preparando la tela. Sono sicuro la terra e’ il paradiso, e la responsabilità e di tutti per non renderla un inferno.
La natura e’ perfetta, non responsabilizzo dio o il diavolo, perchè alcune cose sulla terra sembrano dire il contrario, la responsabilità e’ nostra, mia, di tutti.
Un mondo migliore e’ possibile, questo non lo voglio dimenticare, cosi scrivo queste due righe per premura, non sia mai che me ne dimentichi, perché esistono le parole ed il loro contrario….
Qui di seguito lascio alcune considerazioni di MOKITI OKADA, un altro eroe di questo bel pianeta:

“IL paradiso terrestre al quale siamo abituati a riferirci e’ in termini più chiari, il mondo del bello.
In relazione all’uomo e’ la bellezza dei sentimenti, o il bello spirituale.
Naturalmente le parole e le attitudini dell’uomo (e della donna qui e’ sottoscritto) devono essere belle.
Dalla espansione del bello individuale nascerà il bello sociale, cioè, le relazioni personali diverranno belle, cosi come le case, le strade, i mezzi di comunicazione, le piazze pubbliche. A grande scala, com’è naturale che la pulizia accompagni il bello, la politica, l’educazione e le relazioni economiche, diverranno belle e pulite ,allo stesso modo le relazioni diplomatiche tra i paesi.
Pensando in questa maniera, possiamo percepire fino a che punto la società contemporanea e’ piena di brutture e cattiverie.
Nelle classi basse principalmente, il bello e’ troppo scarso in virtù delle pessime condizioni finanziarie, che spesso, sono causa di decadenza dell’istruzione e la precarietà degli stabili e delle installazioni di attenzione al pubblico.
Da qui, conseguentemente, nasce la mancanza di tranquillità sociale. Adesso mi piacerebbe parlare in maniera speciale sulla parte relativa ai divertimenti. In questo campo il bello, richiede essere molto arricchito perché la coscienza del bello e’ il meglio che c’è per la evoluzione dei sentimenti umani. Questo e’ uno dei motivi per il quale sempre incentiviamo l’arte. E non e’ necessario menzionare quando e’ basso il livello dell’arte nell’epoca attuale, e che sta degradando la spiritualità delle persone”
Queste parole, le pronunciava il 3 giugno del 1950.
Grazie per averle compartite.
Buona giornata.
steven

Nessun commento:

Posta un commento

Nota Bene:
SMN Blog è uno spazio di comunicazione libero e aperto, creato per instaurare un confronto diretto sui temi proposti ogni giorno. La redazione di SMN Blog ha scelto di non moderare preventivamente i commenti dei lettori. Tuttavia, nel ribadire che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso SMN Blog potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi di diritti di terzi, la redazione tiene a precisare che non sono consentiti, e verranno immediatamente rimossi:

- messaggi non inerenti all'articolo
- messaggi anonimi o con indirizzo email falso
- messaggi pubblicitari
- messaggi offensivi o che contengano turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione della legge (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)

In ogni caso, la redazione di SMN Blog si riserva il diritto di cancellare messaggi e commenti giudicati non idonei in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio.