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lunedì 31 agosto 2009

Tremonti di nebbia

di MarcOne
La conferenza stampa di Gatti Tremonti e marginalmente Mularoni, ha detto tutto quello che c'era da dire. Prima di tutto non si organizza/si accetta un incontro di quel genere, non ufficiale, senza copione, dove a rimetterci davanti ai media siamo solo noi sammarinesi, mentre un Ministro italiano fa il suo show con dati sparati a caso e non veritieri.Non si accetta che sia chiuso alle domande dei giornalisti che la RTV non abbia potuto fare alcuna domanda, si propone invece una sede istituzionale ed un arbitro leale. Così è stato come incontrare l'attore che fa il suo monologo, ringrazia e se ne va. Una farsa in grande stile come Gatti ci ha abituati.

Al di la della conferenza stampa ingloriosa, cosa manca? Cosa è mancato fino ad oggi? E' mancato l'orgoglio di un sammarinese vero, cioè di noi che ci sentiamo orgogliosi di esserlo, cioè di tutti noi che abbiamo presente da dove veniamo, le nostre origini e dove vogliamo andare: non certo dietro a Tremonti e Gatti.
E' mancato Gatti quello vero che sbancava Andreotti, Forlani, De Michelis & C. è mancato il suo orgoglio, la sua sammarinesità che fino ad oggi non aveva perso, ma invece davanti a Tremonti si è dovuto chinare.
Gatti, si è dimenticato di prepararsi per una conferenza stampa e invece di essere "felino con pedigree" come tutti noi lo abbiamo conosciuto si è ridimensionato davanti a Tremonti presentandosi impreparato e mansueto come un "castrato qualsiasi" senza pedigree e senza argomenti.
Ha accettato una conferenza stampa dove Tremonti ha solo sparato sciocchezze e accusato San Marino di ogni possibile crimine, dimenticandosi che San Marino è uno Stato Sovrano e che le tasse qui le pagano tutti a differenza dell'Italia.
Se questi sono le basi e gli argomenti che Tremonti può mettere in campo allora possiamo anche stare più tranquilli per il buon esito degli accordi...Che però dipende anche dai nostri... Segretari di Stato i quali si sono dimenticati di essere sammarinesi ed è una cosa intollerabile e gravissima.
Gatti poteva argomentare e ribattere come ad es. l'Italia negli ultimi 2 anni ha avuto oltre 240 procedimenti di infrazione dalla UE perché non rispetta le regole, infrange i diritti dei cittadini e non vuole allinearsi alle regole del mercato e della concorrenza, non rispetta l'ambiente, accumula infrazioni sopratutto in materia FISCALE e delle società, della revisione dei conti alle società, sulla borsa, sulla mancata eliminazione della golden share delle aziende ex di Stato cioè di una infrazione che riguarda il mercato e il monopolio dello Stato che non deve esserci; la messa in mora della legge Gasparri sul sistema radio-TV da parte della UE, sulla tragica situazione dell'informazione in Italia ecc ecc.
Gatti poteva ricordare che il paese di evasori fiscali n.1 in UE è, dati alla mano, l'Italia. Le proporzioni dell'evasione in Italia sono tali (fra il 27 e il 45% deI PIL secondo le stime dell'Ares) da rendere ingenuo il pensare che si tratti di un'anomalia in un corpo fondamentalmente sano e produttivo. Evasione fiscale, evasione contributiva, elusione, lavoro nero e grigio, riciclaggio, fuoribusta, caporalato, tangenti, falso in bilancio, aggiotaggio...
Gatti e Mularoni potevano ricordare a Tremonti come funziona la giustizia e quante volte l'Italia ha subito condanne dalla UE per la giustizia ingiusta e lenta, oppure delle condizioni disumane delle carceri italiane e della inciviltà recentemente portata alla cronache.
Potevano gentilmente rilevare che prima Tremonti si dovrà occupare della sua Italia e del suo Nord, dove le partite IVA sono le prime ad evadere ed eludere, si dovrebbe occupare di risanare il proprio paese prima di dare lezioni (e dati errati) agli altri. Gatti poteva ricordare al suo collega che in Italia chiunque evade le tasse perchè sono troppe e ingiuste e perchè altrimenti l'economia non andrebbe affatto e gli italiani farebbero la fame, Forse poteva dare a Tremonti qualche consiglio sulle politiche fiscali per risanare la bella Italia. Oppure ricordare della Casta dei politici che con quasi 1000 parlamentari è il carrozzone che succhia di più se rapportato con tutti gli altri paesi del G8 e della UE.
Ma la colpa non è di Tremonti o almeno non tutta, anche se i suoi amichetti che miravano a Delta hanno avuto tutto il suo supporto per portare a casa il risultato che volevano ottenere conquistando il gruppo leader in Italia per i prestiti e affini. La colpa è dei sammarinesi che dicono che ci siamo meritati tutto questo perchè ci sono le SA e non abbiamo l'IVA. Quelli che dicono così sono dei coglioni abituati a farsi comandare dal capobastone e non comprendono il senso della sovranità, delle peculiarità che un piccolo Stato deve poter tenere in piedi per garantire una dignitosa sopravvivenza nel mondo fatto da squali che provengono da Italia e altri grandi paesi e che vogliono, specie in momenti difficili come questo e dopo aver sconvolto il mondo con la finanza creativa (a proposito Tremonti!!?), fagocitare i piccoli per sopravvivere comodamente alla crisi che si è generata proprio perchè è venuta a mancare la saggezza che invece a San Marino, i vecchi sammarinesi hanno sempre saputo coltivare.
Oggi Gatti è con il cappello in mano a mendicare un accordo quando invece dovrebbe stare nella UE e all'ONU a battere i pugni sul tavolo per far rispettare la sovranità del nostro Stato, i cittadini e il nostro sistema che non è né marcio, né compromesso, né colpevole, ma abbisogna di piccoli aggiustamenti necessari a renderci trasparenti verso le istituzioni internazionali ma non succubi e sottomessi all'Italia.
La pochezza delle nostre azioni politico-diplomatiche rischia di travolgere San Marino e la cittadinanza, si rischia di riportare indietro la lancetta del tempo e molti sammarinesi dovranno emigrare e subire le disparità che già emergono con il rinnovo dei contratti che crea di fatto una casta della PA rispetto al paese che lavora.
Gatti forse dovrebbe pensare a far accompagnare al confine i frontalieri e chiudere le fabbriche degli italiani che speculano anche sulle nostre teste ottenendo la cassa integrazione. Dovrebbe pensare a disfarsi dei consulenti da 3 mila euro al mese per non fare nulla, che non pagano le tasse in Italia; disfarsi di tutti i forensi che vengono qui solo per profittare della nostra ospitalità, ma sopratutto smettere di copiare ed ascoltare gli italiani che non hanno nulla da poter insegnare a chicchessia specie in materia fiscale, giustizia e funzionamento della democrazia.
Mi meraviglio, così come molti altri che il Vescovo ancora non abbia affrontato nel merito un tema così fondamentale per la sua diocesi e per i cittadini onesti che sostengono la comunità con il sudore e il sacrificio.
Un ultimo spunto lo da il botta e risposta fra ECSO e Ciavatta: sarebbe opportuno che entrambi valutassero di sottoscrivere un piano politico che preveda A dimezzare in 2 anni la PA e privatizzare alcuni settori; B ridurre a 1000 i frontalieri e chiudere le fabbriche di manodopera generica; C rilanciare l'economia dei servizi con una programmazione economica adatta ai giovani sammarinesi scolarizzati; D moratoria su Casino, territorio e costruzioni: ristrutturazione degli edifici esistenti a norme eco e politica della casa per tutti a prezzi bassi; E riforma della legge elettorale.
Forse si potrebbe ripartire a pensare veramente ad un modello di sviluppo a misura di San Marino e dei sammarinesi.

4 commenti:

  1. Semplifichiamo il tutto. Cosa dimostra la conferenza di Tremonti? Dimostra solo il fatto che il governo attuale all'Italia non va bene. Del resto se guardiamo l'escalation degli argomenti, di ogni tipo e genere, che hanno riguardato San Marino, a partire dal giorno dell'insediamento del governo, spiegano molte cose. Il richiamo all'orgoglio, alla sammarinesità e alle nostre origini, va bene se dall'altra parte c'è chi è disposto a riconoscerlo altrimenti è solo un vuoto esercizio di parole al vento. Vedrete che a breve, quando gli interlocutori sammarinesi saranno altri, tutto il castello montato dai media in superficie e da altri sotterraneo, si squaglierà come neve al sole.

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  2. Concordo in pieno con la tua analisi MarcOne. Aggiungo solo su Carisp e Delta che gli amichetti di Tremonti stanno ora puntando su Banca Intesa. Se invece l'affare lo chiudiamo con Banco Santander qualcuno se la vedrà molto brutta!!!! E l'Accordo sarebbe migliore per almeno 5 motivi. Non so Amilcare, ben ri-trovato, se basterà cambiare interlocutori! Ritengo, come dice MarcOne, che bisogna cambiare il presupposto: noi siamo uno Stato sovrano e se l'interlocutore non ci tratta così possiamo farne senza. Uno Stato davvero Off-shore nel mezzo dell'Italia e dell'Europa credi che non sarebbe un argomento sufficiente per ri-chiamare al tavolo della trattativa questi soggetti? Lo è, lo è, certo che lo è!!!!!

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  3. Off shore ed enclave? Le due cose sono incompatibili cara Livia. Se scegliessimo la strada dell' Off Shore verremmo distrutti. Rimango della mia opinione; la sovranità perchè venga rispettata ha bisogno di garanti che in questo momento San Marino non è in grado di offrire checché ne dicano nelle conferenze stampa del lunedì. Al momento l'unica cosa chiara è che gli interlocutori attuali sono considerati inadatti.

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  4. Livia e Amilcare, grazie per aver alimentato un discorso che è prezioso per il futuro di tutti.
    Livia dice bene sul banco di Santander...La questione però rimane sempre sulla sovranità: se la Carisp fosse oggi nelle mani dei sammariensi, la questione sarebbe già chiusa. E non mi riferisco solo al prima e a Fantini & C che sono e restano vittime pure loro di giochi del felino...
    La sovranità rimane patrimonio da difendere sempre

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