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mercoledì 2 settembre 2009

Non c'è più rispetto neanche per il Santo

di Un cittadino arrabbiatissimo
Quest'anno la Festa Nazionale del Santo Fondatore e la relativa Solenne Cerimonia, con il corteo delle Autorità civili e religiose, i Corpi militari e la Sacra Reliquia di San Marino passeranno in rassegna un bellissimo tendone di plastica simboleggiante una manifestazione evidentemente ritenuta dagli avveduti funzionari dello Stato preposti a tali eventi ben più importante della storia millenaria della Repubblica e della sua Cerimonia più sentita. Si tratta dello stand della motogweek, iniziativa collaterale al famigerato gran premio di motociclismo.

Tutto questo in barba e alla faccia dell'Unesco che poco tempo fa ha inserito il Paese nel patrimonio mondiale dell'umanità proprio in forza della sua storia millenaria, una storia di antiche istituzioni repubblicane e libertarie, nell'ambito della quale il rombo dei motori e l'odore della benzina hanno un ruolo minimo. Ma cosa volete che sia! La caciara, gli affari, la pubblicità e lo spettacolo non guardano in faccia a nessuno. Soprattutto i sammarinesi non si guardano allo specchio e non si riconoscono più, neppure quelli dell'Unesco sono riusciti a fargli capire la loro identità e la loro ricchezza culturale e storica. O per meglio dire, alcuni di essi, che occupano posizioni decisionali e dovrebbero avere il buon gusto di non mescolare il sacro con il profano, dimostrano gravi deficienze in questo senso.
Vedere per credere e verificare: giovedì 3 settembre, Piazza della Libertà (Pianello per i sammarinesi), lato Domus Parva e oltre.....se riuscite a passare!

3 commenti:

  1. Opinione pienamente condivisibile e nessun altro, meglio di me, credo possa capire il "cittadino arrabbiatissimo" che ha postato il blog; a tal proposito mi permetto di aggiungere parte della lettera, pubblicata sul quotidiano "L'Informazione" del 2 settembre u.s., nella sezione "scrivi al giornale":

    "San Marino patrimonio dell’Umanità! Ora, il minimo che ci si possa aspettare, dopo una simile attestazione, sarebbe la cura ed il rispetto del nostro centro storico con l’esaltazione dei principali luoghi-simbolo che ad esso appartengono-
    E’ cosi che, con molta lungimiranza, alla vigilia della principale festività sammarinese, nei prossimi giorni i turisti che si recheranno nel luogo simbolo per eccellenza, P.za della Libertà, potranno fotografare, anziché lo storico sito con il suo splendido panorama, una “magnifica” tensostruttura (tipo festa nazional-popolare) che, oltre a deturpare immensamente l’immagine di un luogo tra i più cari ai sammarinesi, creerà non pochi disagi allo svolgimento delle celebrazioni della Festa (e lo scrivo maiuscolo appositamente) più importante per la Repubblica.
    Già immagino quanto sarà agevole il transito e la sosta, nella piazza, per la processione del 3 settembre con relativa benedizione che, tradizionalmente, si tiene fronte Palazzo Pubblico.
    Ma il “popolo” ed i fedeli dove troveranno posto? E le autorità, per non dire la teca con le Reliquie del Santo, avranno spazio per passare?
    Magari per il deflusso del corteo è previsto il transito tra i tavolini dei bar con offerta di aperitivo ai presenti, chissà ....... "
    Aggiungo che, durante la cerimonia di stamattina, 3 settembre, non hanno avuto nemmeno l'accortezza, per non dire la decenza, di chiudere il tendone o spegnere i monitor con i filmati durante il passaggio delle Reliquie di San Marino. Gli ideatori di quella oscenità dovrebbero vergognarsi, se mai ne sono capaci cosa di cui dubito veramente. Mi chiedo: quale può essere l'interesse a volere a tutti i costi una cosa simile in quel posto coinvolgendo un giorno come questo?

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  2. Dopo dodici mesi mi tocca scrivere cosi:
    A un anno di distanza(esattamente il 2 settembre 2009 sull'Informazione veniva pubblicato il mio intervento sull'installazione di una tensostruttura in P.za della Libertà) debbo constatare, purtroppo e ancora una volta, quanto sia attuale il detto "errare humanum est, perseverare autem diabolicum" ovvero “commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico"; il tendone, infatti, è stato di nuovo collocato nella principale piazza della Capitale (Patrimonio dell'Umanità, giusto per ricordarlo) malgrado l'avversione di turisti e di tanti cittadini verso una simile bruttura.

    Non mi ripeterò su quanto scritto lo scorso anno (ed al quale si sono associati molti concittadini), ma esterno la mia tristezza per la constatazione che ad alcuni nostri rappresentanti (e sottolineo nostri rappresentanti perché tali li ritengo e non già monarchi che ci governano ma, casomai, persone che a noi debbono rendere conto del Loro operato ed ai quali è bene ricordare che il voto di preferenza non deve mai essere considerato certo e acquisito per sempre), non interessa il sentimento popolare verso il nostro Santo Fondatore, la Sua Festa ed i simboli rappresentati dalla sacralità dei luoghi cari ai sammarinesi.

    Sicuramente, i nostri rappresentanti, in un momento storico cosi difficile per la Repubblica, avranno cose ben più importanti a cui pensare ed a cui dedicarsi, piuttosto che porre attenzione a certe "sciocchezze" ma, per quanto mi riguarda, ritengo che oltre le banche, oltre gli euro, oltre l'edificazione incontrollata del territorio, oltre gli affari (di ogni tipo....) ecc., vi siano sentimenti patriottici ed ideologici verso questa nostra terra, la sua storia e le sue tradizioni, che, da soli, possono garantire la sopravvivenza della "Libertà Perpetua" di cui ci vantiamo e che certo non possiamo garantire se non esaltando le nostre "vere" peculiarità, apprezzate, peraltro, in tutto il mondo e che non trovano certo riscontro nell'esposizione di qualche moto in mezzo a ragazze più o meno vestite o in un GP di moto o auto che sia. Esiste anche un senso di dignità che, sembra, qualcuno abbia perso.

    Concludo pensando che, forse, il detto sopraccitato possa essere migliore nella versione di Sant'Agostino che nei suoi Sermones afferma: “Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere” (cadere nell'errore è stato proprio dell'uomo, ma è diabolico insistere nell'errore per superbia).

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  3. Dopo 12 mesi tocca scrivere cosi:
    A anno di distanza (esattamente il 2 settembre 2009 sull'Informazione veniva pubblicato il mio intervento sull'installazione di una tensostruttura in P.za della Libertà) per constatare, purtroppo e ancora una volta, quanto sia attuale il detto "errare humanum est, perseverare autem diabolicum" ovvero “commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico"; il tendone, infatti, è stato di nuovo collocato nella principale piazza della Capitale (Patrimonio dell'Umanità, giusto per ricordarlo) malgrado l'avversione di turisti e di tanti cittadini verso una simile bruttura.
    Non mi ripeterò su quanto scritto lo scorso anno (ed al quale si sono associati molti concittadini), ma esterno la mia tristezza per la constatazione che ad alcuni nostri rappresentanti (e sottolineo nostri rappresentanti perché tali li ritengo e non già monarchi che ci governano ma, casomai, persone che a noi debbono rendere conto del Loro operato ed ai quali è bene ricordare che il voto di preferenza non deve mai essere considerato certo e acquisito per sempre), non interessa il sentimento popolare verso il nostro Santo Fondatore, la Sua Festa ed i simboli rappresentati dalla sacralità dei luoghi cari ai sammarinesi.
    Sicuramente, i nostri rappresentanti, in un momento storico cosi difficile per la Repubblica, avranno cose ben più importanti a cui pensare ed a cui dedicarsi, piuttosto che porre attenzione a certe "sciocchezze" ma, per quanto mi riguarda, ritengo che oltre le banche, oltre gli euro, oltre l'edificazione incontrollata del territorio, oltre gli affari (di ogni tipo....) ecc., vi siano sentimenti patriottici ed ideologici verso questa nostra terra, la sua storia e le sue tradizioni, che, da soli, possono garantire la sopravvivenza della "Libertà Perpetua" di cui ci vantiamo e che certo non possiamo garantire se non esaltando le nostre "vere" peculiarità, apprezzate, peraltro, in tutto il mondo e che non trovano certo riscontro nell'esposizione di qualche moto in mezzo a ragazze più o meno vestite o in un GP di moto o auto che sia. Esiste anche un senso di dignità che, sembra, qualcuno abbia perso.
    Concludo pensando che, forse, il detto sopraccitato possa essere migliore nella versione di Sant'Agostino che nei suoi Sermones afferma: “Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere” (cadere nell'errore è stato proprio dell'uomo, ma è diabolico insistere nell'errore per superbia).

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