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giovedì 17 settembre 2009

Prima che sia troppo tardi

di MarcOne

Cappotto, termocappotto, controcappotto...
Un emendamento ad un decreto per il risparmio del'energia che consente di applicare il cappotto sui tetti ha visto la maggioranza accogliere un significativo emendamento dell'opposizione il qale probabilmente cambierà le sorti della nostra economia !!
Ma fuori dalle battute ironiche, occorre veramente prendere atto che questa classe politica ed in particolare la maggioranza non ha la cultura e nemmeno il metodo per arrivare ad un accordo onorevole con l'Italia. Ieri qualcosa si è saputo e di quel poco che è stato portato a conoscenza del pubblico, sono già dolori, lacrime e sangue.
I dubbi aumentano perchè pare che il Consiglio Grande si sia trasformato in un gruppo di 60 tecnici anzichè 60 animali politici eletti per fare il bene del paese, ovvero una maggioranza che abbia un chiaro progetto politico utile al paese. Ma la Repubblica pare essere tornata indietro di 20 anni quando con gli stessi metodi gatti sbancava Andreotti, cioè metteva le prime catene alla Repubblica, ovvero gettava le basi per giungere ad oggi.

Con lo stesso metodo di allora, un uomo solo, privo di credibilità esterna ed estera, tenta nuovamente il colpo utile solo a salvare la sua immagine e non certo i sammarinesi, l'economia, il futuro di questo paese. Ma come? Non bastano i casi Scaramella, il dossier Ghiotti? Non bastano le evidenze che stanno emergendo giorno dopo giorno a capire che il gatto (e la volpe) sta svendendo il paese per salvare se stesso?
Ma se da una parte ciò può accadere per avidità e pavidità, la ragione altra è quella politica, cioè la mancanza di un progetto di maggioranza che impedisca a San Marino di capitolare davanti ad un semplice discorso di un Ministro di un paese, ovvero la mancanza di una linea politica e principi concreti, tangibili, fatta progetto e attuati nella pratica.
Abbiamo davanti agli occhi tutti i piccoli Stati i quali stanno negoziando con lungimiranza un passaggio graduale ad un nuovo sistema con significativi punti che consentiranno loro una nuova autonomia e sopratutto la continuità di una peculiarità non solo geografica, ma culturale e politica cioè di un modello che come noi, non ha mai sposato le cause degli evasori ma ha solo avuto una tassazione più leggera e una serie di meriti nei dispositivi sociali e redistributivi i quali hanno permesso di prosperare nella ricchezza.
Oggi la maggioranza vuole rendere San Marino schiava dell'Italia in nome di non si sa quale politica e di una presunta colpa precedente... Di cosa ci dovremmo vegognare noi? Piuttosto se colpe ci sono state sono ascrivibili solo a uomini pavidi che hanno lasciato che pochi prendessero il potere per gestirlo ad uso e consumo personale senza portare benefici al paese e portandoci dritti alla forca odierna.
L'accordo con l'Italia va sottoposto a referendum confermativo popolare in qualsiasi caso, perchè cambierà le sorti di un intero paese per decine di anni e non è detto che saremo i protagonisti, ma più probabilmente sareno noi i frontalieri in casa nostra, sottoposti ad obblighi italici, tasse e controlli in ogni momento nelle nostre case, nella nostra privacy, nei nostri affari, nella vita di tutti i giorni. Saremo comandati da forensi che verrano ad occupare posti ai vertici per pilotarci nelle sabbie mobili. Del resto già oggi imprenditori senza scrupoli profittano della cassa integrazione di San Marino per coprire i loro affari...I direttoroni forensi di ogni risma occupano le poltrone importanti e il paese è andato a rotoli, la giustizia annaspa nelle mani di esperti italiani, RTV agonizza nelle mani del nepotismo italiota, banche, finanziarie il manuale Cencelli è attuato a piene mani con esperti e consulenti che ogni giorno affossano questo paese con i loro lauti espertise del nulla. Abbiamo detto si a tutti i gruppi di potere italiani, abbiamo concesso loro di stare nel nostro paese perchè forse ingenuamente credevamo di poter imparare qualcosa di nuovo e migliore. Oggi abbiamo tutte le prove che così non è. Non abbiamo imparato nulla di nuovo, interessante, vantaggioso e migliore che non potessimo raggiungere con le nostre forze intellettuali e materiali. Non ci hanno mai protetto, ma anzi hanno fatto di tutto per risucchiarci, inglobarci, vogliono che noi stupidi montanari si diventi come loro, uguali e omologati.
E invece i sammarinesi rivendicano la loro autonomia, la loro libertà, il loro diritto a fare e disfare, ad autodeterminarsi nel bene e nel male, un ogoglio di una popolazione che ha lottato per liberarsi tanto dal papa quanto dal principe per arrivare ad una piccola democrazia che però può insegnare qualcosa a chi è in grado di capire. Non cambierei mai San Marino con l'Italia, la criminalità pervasiva contro la libertà di lasciare l'auto aperta conle chiavi inserite, la libertà di pagare poche tasse e di vivere in uno Stato di diritto positivo contro una pressione fiscale più alte al mondo e un debito pubblico italiano insanabile con servizi sociali ridicoli mentre da noi si è avanti molto più avanti in tutto.
Saremo costretti ad abdicare ad un regime che in UE è additato come il peggiore e, senza fare un elenco che peraltro tutti conoscono sulle evidenti carenze italiane in tutti i campi, mira solo a impedirci di avere un futuro migliore e autoderminato.
Si rinnova senpre più con forza la questione di adesione alla UE. Si rinnova la necessità di avere più coraggio, di non cedere davanti alle pressioni, di chiedere qualcosa in cambio che renda utilità e benessere al paese. Si faccia subito un elenco delle questioni da risolvere come l'esterovestizione, l'autostrada-superstrada, si chieda la totale indipendenza del sistema finanziario e bancario dove non si sia costretti a pagare i balzelli in Italia quando si opera da San Marino. A dire la verità possiamo ancora sceglire di fare come Svizzera e altri, rendere pan per focaccia a Tremonti e Bankitalia, denunciando e arrenstando coloro i quali soggetti italiani, hanno quote di maggioranza nelle banche e finanziarie sammarinesi, allacciandoci ai sistemi di pagamento internazionali tramite la svizzera ecc ecc
Alzare l'orgoglio sammarinese, rivendicare piena autonomia, non farsi sottomettere, ma sopratutto togliere il potere dalle mani di pochi prima che questo porti ad una capitolazione totale del nostro paese.

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