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venerdì 27 novembre 2009

La Capitolazione della più antica repubblica del mondo


Di Amilcare Barca

La firma che è stata apposta in calce all'articolato dell'accordo di collaborazione finanziaria, dichiara senza mezzi termini, la resa unilaterale della Repubblica di San Marino.Il testo, tenuto segreto fino all'ultimo, non lascia adito ad alcun dubbio. San Marino perde la sua entità statuale. Lo aveva preannunciato un articolo giornalistico della settimana scorsa apparso su "Milano Finanza" del resto molto eloquente: San Marino se si voleva salvare doveva recepire nel suo ordinamento la disciplina bancaria e finanziaria come quella che si ricava dai testi unici italiani. Di fatto l'articolato dell'accordo prevede fra l'altro "lo svolgimento di accertamenti ispettivi congiunti o diretti". Significa che la Banca d'Italia potrà controllare le banche sammarinesi a suo piacimento.

Il passato lassismo normativo e dei controlli da parte sammarinese, compresa la scarsa fiducia riposta nei nostri governanti non poteva che farci arrivare a questo punto.
Non si trattava del dilemma del prigioniero e sulle possibilità di scelta che San Marino poteva avere, c'era solo una possibilità ed era questa. Il governo l'ha presa ed ora siamo diventati un protettorato italiano a tutti gli effetti.
Non passa inosservata inoltre la scarsa rilevanza politica data alla firma da parte italiana, nonostante l'aiuto dei componenti della commissione parlamentare affari esteri, dimostrata da un comunicato stampa del Ministero dell'Economia che suona come un epitaffio: "l'accordo riguarda solo la vigilanza bancaria e serve per incrementare la trasparenza del sistema bancario di San Marino." Quindi non cambia nulla, nessun vantaggio competitivo per l'economia sammarinese, manca ancora l'accordo sulle doppie imposizioni e soprattutto rimane irrisolto il problema dell'esterovestizione. Sembra di vedere un gatto che gioca col topolino.
Quello che però stupisce di più sono le parole dell'ambasciatore che ha avuto modo di dichiarare che "San Marino ha veramente amici sinceri in Italia e nei momenti piu' difficili lo hanno dimostrato". Caro Ambasciatore, se questi sono gli amici, non c'è bisogno del loro aiuto, siamo già abbastanza bravi a farci del male da soli

5 commenti:

  1. Siamo al fondo del barile, caro Amilcare... Un accordo che, come tutti temevano, si è rivelato un autentica sconfitta politica, ma sopratutto riduce il paese a semplice protettorato, peggio di un comune in Italia. Sono amareggiato, ma non per questo oggi ancor più di ieri occorre sollevarsi per criticare soci-cilturalmente e, quindi, politicamente, questo ammasso di politicanti che ci vogliono ammansire con le loro favolette. la teoria per cui fino a ieri abbiamo sbagliato e adesso si deve pagare è falsa nei fatti oltre che mentalmente risulta un ragionamento da sudditi. Ieri sudditi del Congresso di Stato principe e sovrano oggi sudditi del regno d'Italia. La mentalità perdente e la visione da mendicante che il governo ha applicato è in netto contrasto con tutto quello di cui San Marino ha bisogno: crescita, autonomia, ricchezza, indipendenza, tecnologia, cioè di politica fresca e lungimirante. In caso ci fossero dubbi sulla tipologia di accordo ora essi sono dissolti, tutto è nero su bianco e gli effetti si vedranno a breve. La sovranità è definitivamente svenduta, gatti ha portato a termine il suo percorso iniziato negli anni '90 per la sottomissione all'Italia con lui come referente unico e sovrano del protettorato. I traditori, gli approfittatori, gli speculatori di ogni risma oggi sono contenti per aver sostenuto una politica che riporta San Marino ai tempi di Alberoni. Se domani si potesse votare molti partiti oggi al governo sparirebbero, così come molte facce della maggioranza e opposizione. I cittadini lo capiranno presto quando avranno la polizia e la finanza in casa e i loro onesti guadagni saranno sottoposti al vaglio di Roma.
    MarcoOne

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  2. ...Dimenticavo non resta che sperare o chiedere al presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano uomo di grande sensibilità e conoscenza, di non ratificare l'accordo fra i due Stati, di tenerlo lì fermo e meditare sulla necessità di un elegio delle differenze, del diritto alla sovranità degli Stati, della difesa dei Piccoli, della sincerità di un rapporto con una microcomunità: la più antica repubblica del mondo.

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  3. Importante è inoltre la tassazione degli utili per le imprese nate nella piccola Repubblica, ma operanti prevalentemente in Italia, che in sostanza non potranno pagare le tasse a San Marino, che sono molto inferiori a quelle italiane, ma dovranno darle proprio alle casse dello Stato italiano.
    http://www.wakeupnews.eu/public/wordpress/?p=4619
    QUALCUNO ME LO SPIEGA?

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  4. Caro Marc0ne, sugli effetti che ipotizzi di vedere a breve, c'è una probabilità molto concreta che voglio illustrarti.
    Ragionando a mente fredda ho il sospetto, piuttosto fondato, che ci sia stata una certa fretta di firmare questo accordo e che potrebbe essere la diretta conseguenza dell'"affaire" Delta.
    Nascosto tra le maglie dell'articolato che prevede l'annullamento della nostra sovranità, c'è infatti il memorandum che le due banche centrali dovranno sottoscrivere per la collaborazione. Vogliamo scommettere che questo memorandum sarà il primo passo per costituire un'ipotetica "bad bank" per potervi destinare tutti i titoli tossici di Delta, visto anche il nulla di fatto con Intesa? E vogliamo anche scommettere che ad essere intossicati saranno tutti i cittadini sammarinesi? Al confronto quello che è successo per la banca del Titano sarà uno zuccherino e il macigno che il governo dice di avere tolto ci cadrà in testa con conseguenze che non oso pensare.

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  5. Puzza di "bad bank" e anche le dichiarazioni mi sembrano proprio in linea con quello che ipotizzi. Masi sarà il complice di gatti e affameranno il popolo sammarinese, altro che Banca del Titano! Dopo le rivelazioni di fantini su tribuna mi pare oramai chiaro il quadro della situazione. Confermo che gli attacchi dei PM sono strumentali i fatti lo dicono chiaramente e adesso è anche certificato! Delta era perfettamente in regola, gli arresti, tutti, e tutte le pendenze aperte sono in netto contrasto con quanto prescritto dalla convenzione italia-San marino e gli accordi con Banca d'Italia. Lo Stato sammarinese doveva intervenire fin dalle vicende di Re Nero. Oggi si vedono gli effetti della sudditanza: perquisa alla SMI e sequestri per ordine altrui senza motivi!! Di questo passo è chiaro che il baratro è vicino chi sarà il prossimo? Attaccheranno la Karnak oppure la IAMS ree di estero vestizione? Questo governo deve cadere al più presto occorre denunciare i fatti e non riconoscere gli accordi, muoversi sul terreno diplomatico internazionale denunciando quello che sta succedendo pubblicamente con trasparenza e coraggio. Andare all'ONU e chiedere di essere ascoltati, farsi spalleggiare dagli USA e con un piano diplomatico rientrare dentro i confini di una accettabile pax con l'Italia.

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