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martedì 8 luglio 2008

Cattivi pensieri

di Fabrizio Perotto

Quando penso al consigliere Monica Bollini sono assalito da cattivi pensieri.
Ovviamente la malizia conta poco e conta di più il suo percorso politico.
Nel settembre del 2002 il consigliere in questione, allora militante nel Partito Socialista, presentò insieme al compagno Giuseppe Rossi un Ordine del Giorno in Consiglio Grande e Generale che – in quel momento – fece traballare la maggioranza Pss-Pdd-Ap e poi finì per causarne la morte.
Il contenuto dell’OdG sottolineava l’impresentabilità di un Segretario di Stato che ricopriva il ruolo di responsabile delle Finanze quando, nei passati governi, era stato uno dei primi attori nella creazione del famoso “buco di bilancio”.
Quella iniziativa portò alla fuoriuscita del duo bollini-rossi dal Pss mentre il membro di governo bersaglio dell’attacco venne promosso dalle Finanze agli Esteri.
Mossa politica sprovveduta o marchingegno pilotato?
Al contrario di molte persone, pensai che quella denuncia fosse stata dettata più dal pressappochismo politico che da una scelta orchestrata per oscure ragioni.
Le mie convinzioni sulla buona fede del “duetto” furono via via messe in discussione nella campagna elettorale del 2006 quando, assurti al ruolo di “moralizzatori”, attaccarono a più riprese Alleanza Popolare dimenticandosi completamente del vecchio bersaglio, più che mai sulla cresta dell’onda.
Ora, l’eroina della politica locale ha deciso di soccorrere una maggioranza senza numeri per maneggiare, di qui a poco, quel potere che non ha mai avuto. Poco male. Le aspirazioni e i desideri sono umani. Quello che più meraviglia è che dovrà accomodarsi, in Congresso di Stato, accanto a quel personaggio che considerava indegno. Quel personaggio che l’eroina nazionale aveva attaccato anche sulla vicenda dei “lotti di Valdragone”.
Ma che importa? In fin dei conti sono entrambi socialisti. Sì, è vero che la nostra aveva virato per un po’ dalle parti di Alleanza Nazionale ma ora, perbacco, c’è il ritorno alla casa-madre e il ricongiungimento con il collega, ricongiungimento non ancora santificato dalla prova elettorale ma da Sinistra Unita, paladina dei diritti civili.
Saranno i cittadini a legittimare questa “coppia di fatto”. Con la felicità di Sinistra Unita.

1 commento:

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