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martedì 22 luglio 2008

Migrazioni politiche o voltagabbana?

di MarcOne

Gentile Direttore,da quando la politica ha deciso di stravolgere in maniera sensibile la vita istituzionale ed i meccanismi per i quali si giunge in Consiglio e da quando si è diffusa una convinzione che le regole elettorali determinano tutto e che gli elettori esteri sono il male dei mali, questo paese è entrato in una spirale di evidente crisi.Dapprima si è urlato contro i residenti all'estero come se fossero dei deficienti mentali, fino a privarli di alcuni diritti e fino a farli divenire il capro espiatorio di tutti i mali di questo paese, perdendo di vista analisi serie e reali. Parafrasando credo si possa dire il voto non puzza, tutti i voti sono ugiali e non c'è alcun voto buono o cattivo come qualcuno tenta di farci credere. Poi si è "riformata" la legge elettorale trasformadola in un guazzabuglio di regole e regoline che permettono doppi e tripli salti mortali e che hanno dato bella mostra in questi ultimi tempi con l'apparato istituzionale paralizzato e rappresentanti del popolo che migrano da destra a sinistra, vanno e vengono, mentre la Repubblica è accerchiata da una manovra solo apparentemente esterna, ma che prende forza e regia dall'interno. Con i capi troppo presi dalla conta di chi deve entrare e chi deve uscire, chi fa il Segretario e chi no, dalle "strategie politiche" che durano un giorno e mezzo, si è finiti alla realtà odierna che smentisce perfino le voci preelettorali secondo le quali le truppe PSD reclutate con il voto estero sarebbero state obbedienti e allineate ai capi. Nulla di più falso! I consiglieri PSD (in realtà tutti, se solo si pensa a tutte le migrazioni avvenute dalle ultime elezioni ad oggi) sono stati e sono quelli più dinamici e liberi di fare quel che vogliono, come dimostrano tutti i recenti fatti a partire da Bollini e Rossi fino ai giorni nostri.Più il PSD ha tratto forza dall'elettorato, più i singoli hanno avuto ruoli decisivi per far saltare il banco e non mi sembra che al PDCS sia andata meglio. Ma questo non è che il frutto di un sistema sbagliato che basterebbe correggere perchè potrebbe capitare, come è capitato, ad altri partiti che oggi sono dilaniati e rischiano di spaccarsi ancora grazie, appunto, a questo impianto istituzionale che frammenta anzichè unire.Pseudo-riforme che non hanno portato a nulla se non una maggiore instabilità e conflittualità fra sammarinesi che non permette al paese di concentrarsi sulla risoluzione dei problemi maggiori. Basterebbe una semplice regola: chi vuole cambiare partito si deve dimettere da tutte le cariche e si deve ripresentare alle elezioni successive nella formazione che desidera. Decideranno i cittadini se tizio e caio sono ancora degni di un consenso oppure no. Troppo comodo migrare da un partito ad una altro, troppo comodo costruire nuovi gruppi politici senza alcuna legittimazione. Il gesto irresponsabile dei due fuoriusciti PSD equivale a quello di Amici SU e di tanti altri che subito dopo le elezioni sono scappati in ogni direzione a formare nuove sigle prive di ogni leggittimazione popolare, di programmi e di storia politica. Qui si crede ancora che conta solo la personalità, il culto dell'IO, quando il paese ha necessita di persone intelligenti al punto tale da sacrificare l'IO per il paese stesso. Certi partiti che si auto-proclamano coerenti, limpidi e moralmente inattaccabili dovrebbero rifiutare di ricevere i transfughi di altre formazioni solo per mero calcolo elettorale, questo è moralmente ingiusto. L'unico soggetto autorizzato a pronunciarsi su questo punto è il popolo e questo sarebbe già un buon punto di partenza, se solo fosse recepito dai capoccia di tutti i partiti. La legge elettorale è un esproprio delle prerogative dei cittadini e delle regole democratiche: come si fa a tirar dentro in Consiglio una batteria di non eletti? Quale sovranità risiede nel voto popolare se poi entrano i bocciati?Che senso ha formare coalizioni obbligatorie per legge quando il livello della rissosità rasenta il ridicolo? Su una cosa Rossi di SU ha ragione: la politica non si deve far scrive l'agenza da altri. Occorre, quindi, che la politica (o il singolo partito) scriva un'agenda dei problemi reali, faccia sapere le soluzioni con le quali intende risolverli e si dia dei tempi, dopo di che, si presenti agli eletori per chiedere il consenso. Per fare questo non occorre alcuna coalizione, ne legge, ma solo capacità e intelligenza...Virtù che ho paura siano finite o utilizzate in altri campi.

2 commenti:

  1. Berardi & co. perchè se ne aggiungeranno altri come logica vuole non sono altro che lo specchio di un partito accozzaglia che pur di stare in piedi è disposto anche a credere nel riformismo. Non giustifico Berardi, nè tutti gli altri che nel corso degli ultimi anni si sono "sfilati" dalle reciproche rappresentanze partitiche per formare altre e rappresentare solo sè stessi così come non si può giustificare chi ancora non si è dimesso dai ruoli di vertice di un partito che ormai è l'ombra di sè stesso e di pochi altri. Paradossalmente Berardi & co. rischiano comunque di portarsi dietro una bella fetta di quegli aderenti e simpatizzanti che pur di non vedere più Stolfi e Andreoli e Co. sarebbero disposti anche a questo sacrificio. Attenzione psd perchè rischiate davvero di essere l'agnello sacrificale di una politica corrotta e sporca di cui ora rappresentate certamente un anello, ma quello più debole. La gente non capisce queste sottigliezze ma chi vuole può già averlo compreso e preventivato.

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  2. io sono della opinione che sono scissioni che avvengono un po' in tutti i partiti, chi piu' chi meno, dai Berardi & friend per motivi prettamente "di poltrona" e a dir di molti per riempire le proprie tasche, ad Amici da SU dettata piu' da pubblicita' in favore di 1 certo partito + che altro, a Bindi che ha sollevato si un bel polverone ma si sa da AP le informazioni nn escono così perfette da sollevare sommosse popolari come in altri partiti, sarà che non desta tanta preoccupazione come partito...
    Il PSD non credo che abbia altri problemi interni, l'epurazione andava fatta, e "il Burattinaio" ne era d'accordo, sia politicamente che economicamente!
    Cmq sta di fatto che non capisco come mai gli EPS parlino così bene dei dissidenti, in disaccordo e cmq opposti alla comunicazione degli Ecc.mi Capitani Reggenti!!
    Mah, che ci sia un lobbies del famoso Burattinaio Sammarinese?? Ai posteri l'ardua sentenza..
    oggi e sempre NEMINI TENERI

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