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lunedì 21 luglio 2008

Oltre al danno la beffa

Delle ex-dipendenti “fannullone” di General Trading San Marino

È con un misto d’indignazione ma anche ironia che abbiamo accolto la replica della Direzione della General Trading al comunicato del sindacato. A parte il notevole numero di menzogne in essa contenuto ma alle quali oramai abbiamo fatto l’abitudine, essa ricorda giustamente che i dipendenti hanno diritti e doveri. In un rapporto di lavoro equo questo tuttavia vale anche per i datori di lavoro, i quali hanno l’obbligo di retribuire i propri dipendenti per il lavoro svolto, altrimenti non è di lavoro che si tratta, bensì di schiavitù. Noi, e non solo noi, non abbiamo percepito lo stipendio per ben 3 mesi, e i contributi previdenziali non ci sono addirittura mai stati pagati. Non abbiamo tra l’altro mai pronunciato la parola “mobilità”, ma abbiamo invece suggerito la cassa integrazione. A dimostrazione del nostro impegno usavamo anche i nostri mezzi per spostamenti e comunicazioni (macchine, cellulari…) a favore dell’azienda, senza mai essere rimborsate, anche se durante i colloqui d’assunzione ci era stato detto dell’esistenza di autisti che andavano a prendere i clienti nei vari aeroporti per portarli in azienda, e questo nonostante le difficoltà dovute all’assenza o ritardi nel pagamento degli stipendi. Ogni mese eravamo costrette, e così anche tutto il personale, a sollecitare ripetutamente i vertici…
Con la presente ci teniamo a sottolineare che IN NESSUN CASO permetteremo alla ben definita dai sindacati ”pseudo-impresa” di gettare discredito sul nostro operato e mettere in dubbio la nostra serietà. Se fosse vero che eravamo “negligenti ed improduttive” come viene spiegato il fatto che lavoravamo rispettivamente nell’azienda da ben 15 mesi e 8 mesi? Se fossimo state fannullone, perché non licenziarci prima allora??? Guarda caso, il licenziamento è avvenuto solo quando, non stando alla minaccia di licenziamento appunto, ci siamo rivolte al sindacato! Quando chiedevamo perché non eravamo pagate, ci veniva risposto che l’azienda non faceva gli utili sperati; ma allora perché sono stati assunti 4 nuovi dipendenti in 1 anno? Addirittura ci è stato detto più volte che dovevamo farci aiutare dai nostri genitori per pagare l’affitto e la benzina! Se è puro volontariato che eravamo tenute a fare, magari dovevano dircelo prima…
Anziché spedire questa replica abietta, irrispettosa ed a tratti patetica e diffamarci definendoci come delle scansafatiche, ci sembra che la General Trading avrebbe fatto più figura a pagarci come dovuto da contratto, ricordando i propri doveri appunto, e che San Marino fa parte dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro di cui ha ratificato le convenzioni per la protezione dei diritti dei lavoratori e della libertà sindacale. Chiedevamo solo questo e niente più.
Vorremmo anche sottolineare che non eravamo le uniche a subire ritardi nel pagamento degli stipendi, solo che noi siamo state le uniche a non temere le minacce e chiamare il sindacato. Altri dipendenti che lavoravano in nero sono stati mandati via prima di noi senza ottenere la retribuzione di diversi mesi.
Ci sembra, infine, che nessuno senta la necessità di intraprendere “azioni lesive del nome e dell’immagine” dell’ “azienda”, perché quest’ultima coi fatti sa benissimo dimostrare da sola il suo spessore e la sua serietà...
Ringraziamo il sindacato che si sta prodigando per far valere i nostri diritti, tutti i lavoratori e cittadini che ci stanno dimostrando la loro solidarietà in questa lotta, e gli organi di stampa che hanno dato rilievo a questa triste faccenda. A tutti, di cuore, grazie.

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