Vuoi proporre un intervento per il Blog? Invia lettere, commenti e opinioni (purché firmate) a:
redazione@sanmarinonotizie.com

martedì 24 febbraio 2009

Spunti dal Forum Ambrosetti

Di Antoni Carattoni – da: L’Informazione

Venerdì scorso il Forum Ambrosetti ha organizzato una sessione di lavoro dedicata all’attualità dei problemi del sistema bancario e finanziario sammarinese: importante, approfondita, utile. Abbiamo ascoltato contributi giuridici che hanno teso a dimostrare le buone ragioni sammarinesi di fronte alle iniziative della Procura della Repubblica di Forlì e che hanno messo a fuoco il ruolo e la “tenuta” delle convenzioni internazionali.
Due relazioni meritano, a mio avviso, particolari considerazioni: quella del dott. De Molli e quella dell’on.le Bongiorno. Noi abbiamo i nostri interessi di Stato da difendere —ovviamente — ma i nostri interessi possono essere meglio tutelati se inseriti in una rete di compatibilità internazionali in quanto (non dimentichiamolo mai) i problemi che ci vengono imputati non riguardano tanto i capitali dei residenti sammarinesi, ma quelli che cittadini di un altro Stato portano a San Marino.
Bisogna sapere gestire i cambiamenti e individuare il nostro posto di volta in volta, a seconda delle circostanze. Battere il pugno sul tavolo o rivendicare che “non siamo il comune di Verucchio” può arricchire il folclore, ma fa danni alla Repubblica che non ha i mezzi per accompagnare con la forza le affermazioni di taluni nostri presunti combattenti.
La sottovalutazione del nuovo clima internazionale, la sudditanza a taluni gruppi di potere non istituzionali che hanno sostenuto l’utilità di resistere fino all’ultima raffica, ci hanno portato fuori dalla White list con danni rilevanti alla collettività. Il dott. De Molli ha fatto una stima quantitativa del saldo fra costi e benefici reciproci nelle relazioni fra San Marino e Italia. Mi sembra una valutazione attendibile ma che trascura due fattori: ci sono strumenti contrattuali non quantificati (es: mandati fiduciari) e che possono essere portatori di volumi considerevoli ch possono, in astratto, indurre effetti non trascurabili non solo in termini quantitativi.
L’on.le Bongiorno ha espresso un concetto chiaro e realistico: ci sono ragioni di diritto che depongono in favore di San Marino per i contenziosi giudiziari in corso, tuttavia la percezione che gli altri (vedi l’italia) hanno di noi è quella di “un’isola” che arreca danni rilevanti in termini di fiscalità. Le nuove regole della finanza internazionale, è inutile farsi illusioni, esigono trasparenza, cioè conoscenza reciproca di chi dispone di determinati capitali ovunque siano allocati. La coesistenza di questi due fatti in questo specifico momento è alla base delle determinazioni politiche ed è con la politica che possono essere risolte.
La chiarezza di queste argomentazioni dovrebbe farci riflettere; chi racconta che è possibile separare già oggi lo scambio di informazioni per fini di lotta alla criminalità ed al terrorismo dalla questione fiscale, dice il falso. Più serio sarebbe mettere in campo una politica che rivendichi il riconoscimento internazionale del differenziale fiscale, oppure una strada diversa ma che comunque tuteli chi qui ha portato capitali dai rischi che lo scambio di informazioni comporta.

1 commento:

  1. Gentile dott. Carattoni, fra le argomentazioni che lei ha posto in rilievo manca la sammarinesità, cioè mancano commenti di sammarinesi che conoscono come stanno le cose. Le affermazioni scontate dei due opinionisti da lei citati, lasciano molto il tempo che trovano e non aggiungono nulla di virtuoso e nemmeno aiutano a risolvere il problema. Dichiarazioni scontate, palesi. La percezione di San Marino può essere quelal che vuole ma con le percezioni non si fa politica che qui è la grande assente. Nemmno il più sprovveduto poggierebbe le fortune sue e del suo paese su di un unico sistema "amico" cioè quello italiano, come San Marino ha fatto fino ad oggi rifiutando perfino ogni dibattito sul tema entrare in UE si, no, come. Lei sa bene, in quanto era maggioranza di governo e sosteneva le azioni di Gatti negli anni '86-'92, che in quegli anni si sono gettate le basi che oggi ci arrecano i problemi che un qualsiasi ambrosetti vorrebbe risolvere con un po' di maquillage. Certo sarebbe meglio che i pugni fossero battuti sulle teste di ca... che ci hanno portato al macello, ma sono per una azione politico-diplomatica internazionale ad ampio spettro, ma il problema resta sempre quello: ri-presentiamo gli impresentabili nelle sedi internazionali? Mandiamo la mularoni con il tutor gatti al seguito?
    Poggiandosi totalmente sull'Italia e diventandone una provincia, svendendo pezzo per pezzo la sovranità dello Stato e la dignità dei cittadini, il sistema ha fatto crack o meglio qualcuno ha tolto l'appoggio da sotto. Se governanti lungimiranti avessero poggiato le fondamenta su sistemi diversi da quello italiano ed avessero operato in maniera non esclusiva con esso, banche, circuiti, sovranità, indagini, accordi e quant'altro in discussione oggi, sarebbero nemmeno una remota possibilità. Come si fa ad essere così ciechi da non vedere che stiamo soffocando e sono gli stessi che ci vogliono salvare che stringono il cappio?
    Banche, territorio e industria in mano all'Italia che lavorano con sistemi italiani e scambiano con essi il 99.9% degli affari e che senza di esso siamo morti... Ma chi ci ha portato fino qui? Chi c'era al timone? E casomai fosse utile ad una discussione perchè non (pensare globale e agire locale) farsi amici gli USA e/o la Svizzera e passare subito per un accordo vero con la UE con opportune deroghe? Insomma, qui non è solo Gatti che sbaglia, è l'alternativa che manca: AP ha profondamente deluso sia sotto il profilo politico sia di capacità e la sinistra manca all'appello e non ha figure capaci di progettare ed attuare un futuro diverso... Lei permette che i sammarinesi risolvano i loro problemi con la loro testa oppure ci vogliamo ancora una volta far aiutare da consiglieri forensi interessati?

    RispondiElimina

Nota Bene:
SMN Blog è uno spazio di comunicazione libero e aperto, creato per instaurare un confronto diretto sui temi proposti ogni giorno. La redazione di SMN Blog ha scelto di non moderare preventivamente i commenti dei lettori. Tuttavia, nel ribadire che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso SMN Blog potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi di diritti di terzi, la redazione tiene a precisare che non sono consentiti, e verranno immediatamente rimossi:

- messaggi non inerenti all'articolo
- messaggi anonimi o con indirizzo email falso
- messaggi pubblicitari
- messaggi offensivi o che contengano turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione della legge (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)

In ogni caso, la redazione di SMN Blog si riserva il diritto di cancellare messaggi e commenti giudicati non idonei in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio.