Vuoi proporre un intervento per il Blog? Invia lettere, commenti e opinioni (purché firmate) a:
redazione@sanmarinonotizie.com

lunedì 26 ottobre 2009

Considerazioni politiche sul rapporto con l’Italia

De L’Infedele

La corsa spasmodica verso la Dc da parte del Psd, stile piattino e fisarmonica, culminata nello spettacolino tenerissimo dell’Aula Consiliare, esce dal territorio tattico- politico ed entra nel territorio comico-opportunistico e non può avere alcun esito perché i ribaltoni sono vietati dalla legge e soprattutto perché non è possibile rimettere insieme coloro che hanno procurato le presenti, perduranti difficoltà al Paese. Su questo piano di valutazione sembra che Sinistra Unita sia un po’ strabica quando…
… si esprime maliziosamente sul conflitto mite di opposizione dei socialisti e nello stesso tempo, in seguito alla disinvolta tattica del Psd, è costretta, per onestà e coerenza che pubblicamente riconosco, a varare la terza opposizione in Consiglio mettendo fine a Riforme e Libertà. La storia insegna che in politica bisogna prendere le cose per quello che sono e non per quello che si vorrebbe fossero. Dalla diversità della diagnosi possono nascere vari percorsi. La discussione in Consiglio sui rapporti con l’Italia si è dunque conclusa con un ordine del giorno quasi unanime, però senza che sia emersa la risposta ad un interrogativo che aleggiava bipartisan in Aula e che viene posto con sempre maggiore insistenza dai cittadini che si interessano del futuro del Paese. Per quale motivo l’Italia non firma l’accordo? Il governo sammarinese è stato molto abile nel farsi rincorrere dalle opposizioni, ma gli ordini del giorno passano e i problemi rimangono. Il documento consiliare quasi unanime può essere il classico aiutino ma non può essere decisivo, altrimenti si dovrebbe concludere che i rapporti con l’Italia sono condizionati dalle due o tre opposizioni. Non sono neppure sicuro che l’improvvisa, amorevole apertura della maggioranza, imposta dal governo in affanno, sia stato un capolavoro sul piano politico in quanto il merito della futura firma sarà percepito come senso di responsabilità delle opposizioni dopo il fallimento del governo. Torniamo però al nostro interrogativo, cercando una risposta plausibile. Tutti i giorni dell’anno in corso ci siamo sentiti dire che i rapporti col governo italiano sono ottimi (!), che l’Italia dà perfino una mano sul piano internazionale(!), che gli incontri vanno molto bene (quali incontri?), che questo governo è super gradito a Roma (!), che gli accordi sono già parafati da mesi (perché non si fanno almeno vedere al Consiglio?). Ebbene. Nel governo sammarinese non ci sono i comunisti cattivi che mangiano i bambini. Pertanto il problema non è politico. Gli accordi sono stati definiti con una serie di rinunce da parte di San Marino. Pertanto il problema non è diplomatico. Le note vicende giudiziarie delle banche sono sotto controllo italiano. Pertanto il problema non è finanziario. Gli accordi sulle doppie imposizioni ricalcano il modello Ocse. Pertanto il problema non è fiscale. Prevedono lo scambio di informazioni in tutti i settori. Pertanto il problema non è di trasparenza. I provvedimenti richiesti dalla comunità internazionale sono stati realizzati sotto dettatura e anche riconosciuti validi con l’ingresso nella lista bianca, pur sotto osservazione. Pertanto il problema non è quello del mancato adeguamento agli standard europei. Mentre sto facendo queste semplici riflessioni, mi accorgo che aumento sempre più la pressione sui tasti del computer e sento un po’ di calore sul viso e allora mi fermo. Però chiedo se è accettabile e come sia possibile che dopo tanto sbandierato “lavoro” col governo italiano, dopo tanti incontri ministeriali, il governo sammarinese non abbia ancora chiesto o capito perché non viene fissata la data della cerimonia della firma degli accordi e si tiene uno Stato sotto schiaffo senza una spiegazione. E’ vero che dobbiamo espiare i gravissimi errori del passato che non si cancellano con espressioni di ipocrita nazionalismo. Ma è anche vero che il governo ha promosso una serie di normative nella direzione giusta di un radicale cambiamento. E allora il governo abbia il coraggio morale e politico di dire tutta la verità ai cittadini che vivono veramente male questa fase della nostra storia recente. E’ chiedere troppo?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota Bene:
SMN Blog è uno spazio di comunicazione libero e aperto, creato per instaurare un confronto diretto sui temi proposti ogni giorno. La redazione di SMN Blog ha scelto di non moderare preventivamente i commenti dei lettori. Tuttavia, nel ribadire che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso SMN Blog potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi di diritti di terzi, la redazione tiene a precisare che non sono consentiti, e verranno immediatamente rimossi:

- messaggi non inerenti all'articolo
- messaggi anonimi o con indirizzo email falso
- messaggi pubblicitari
- messaggi offensivi o che contengano turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione della legge (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)

In ogni caso, la redazione di SMN Blog si riserva il diritto di cancellare messaggi e commenti giudicati non idonei in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio.