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martedì 29 gennaio 2008

Ricordiamo i nostri padri

di Francesca Busignani

Ricordiamo chi eravamo. Una frase apparentemente molto semplice, ma che in realtà nasconde un percorso ideologico strutturato con azioni mirate e concepite per durare nel tempo. Chi eravamo? Chi erano i nostri avi? Come operavano? Perché agivano così come hanno fatto? I nostri antenati erano delle persone rette, lungimiranti e umili ma con un concetto ben chiaro in testa: preservare un nucleo di famiglie libere da qualsiasi forma di schiavitù reale o mentale. Era gente a cui bastava una stretta di mano e uno sguardo dritto negli occhi per capirsi al volo fra loro, senza incappare in mille cavilli assurdi. Erano così accorti, da comprendere che cedendo a facili lusinghe forensi, forse si sarebbero arricchiti notte-tempo, ma avrebbero distrutto totalmente quello che avevano fino ad allora creato, divenendo così sudditi di altri. Gli era stato offerto lo sbocco al mare, non dando continuazione a tale ambizioso, ma pericoloso progetto sono riusciti a mantenere una sovranità che è giunta fino ai giorni nostri, “il passo secondo la gamba”; se non è criterio questo? Apparivano come uomini liberi, svincolati da interessi lascivi, distanti da lotte intestine, lontani da bramosie di potere sterile; abili nell’arte della mediazione e sereni. Erano individui che avevano un solo grande unico interesse superiore: restare un popolo stimato e libero. Agivano secondo l’ottica del buon padre di famiglia; che sgrida chi è in errore senza umiliarlo mai, che premia chi è meritevole senza renderlo un superbo, che ha degli interessi personali ma non lì antepone mai alla famiglia, che a volte sbaglia ma trae spunto per poter proseguire al meglio, che pur di rimettere sulla retta via uno dei suoi figli affronta qualsiasi peripezia; anche quelle che appaiono insormontabili. Certo tutto ciò sembra un’ovvietà, uno scrivere quello che tutti sanno ma non è così. Non lo è per diversi motivi. Primo fra tutti è che, se avessimo ricordato chi eravamo, traendone insegnamento non ci troveremo in quest’assurda situazione; secondariamente perché sarebbe veramente penoso sapere che pur ricordando, per qualcuno la parola data come rappresentante del Titano acquisisce un certo colore e valore a seconda delle opportunità personali che gli vengono proposte. Eravamo uomini liberi, oggi cosa siamo? Siamo servi del potere fine a se stesso? Siamo piccoli omuncoli che brancolano nel buio come topini terrorizzati, cavie dell’ennesimo esperimento? Non abbiamo più dignità? Non c’è onore? Non c’è rispetto? Non c’è reale scambio di vedute culturali? Quindi in ultima analisi non c’è più niente? No qualcosa c’è, è quella scintilla che si vede negli occhi di chi vuole ricordare veramente chi eravamo, per riappropriarsi di quella coscienza e operare coerentemente. Non prendiamoci per i fondelli, qui non si sta parlando di andare scalzi con sopra un umile saio e addossarsi tutte le colpe: qui è ora di essere onesti. Vogliamo un San Marino prospero, dove si possa vivere con un certo tenore di vita, dove la nostra rispettabilità non venga messa in discussione, dove un cittadino col “guizzo” riesca a emergere meritatamente, dove lo Stato non si sostituisca ma sia sussidiario ad una popolazione risoluta e partecipe, dove veti e tasse non appaiano come la scappatoia più gettonata, dove la PA, fatta di poche mele marce, ma di tante persone meritevoli possa finalmente operare svincolata da assurdità e lacci burocratici, dove il ricordo di chi eravamo si fonde con la consapevolezza di chi siamo. Ricordiamo chi eravamo e mostriamoci degni di esserne la stirpe discendente.

Francesca Busignani

8 commenti:

  1. SERMONE FRANCESCANO

    Patres nostri, qui estis in caelis: sanctificetur nomen vostrum; adveniat regnum vostrum; fiat voluntas vostra, sicut in caelo et in terra. Panem nostrum quotidianum da nobis hodie; et dimittetis nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris; et ne nos inducatis in tentationem, sed liberatis nos a malo.
    Amen.
    (senza alcuna offesa per il Nostro Padre né per Francesca, che ha colto ancora nel segno)

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  2. io non sò il latino comunque concordo che ha fatto centro nuovamente. Questa Busignani se mantiene questa rotta spero si candidi quando cade il governo xchè la voto subito e non minteressa con che partito perchè ha ragione da vendere.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. La Francesca e quelli come Lei potrebbero essere il futuro di San Marino. Il nuovo che avanza? Speriamo. Comunque si sta dimostrando una vera sammarinese con tanto di sammarinesità.Brava!

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  5. Cara Francesca, seguo con grande interesse i tuoi articoli. Mi pare tu sia una delle persone meritevoli di San Marino. Una persona pronta a dire quello che pensa, una persona che potrebbe e dovrebbe mettersi in "prima linea" per far sì che quanto successo negli ultimi decenni non possa continuare. Non sono pochi i sammarinesi critici, scontenti, meritevoli, pronti a sacrificarsi per un unico ideale: bloccare la deriva individualistica dei governanti che ci ritroviamo. Non sono pochi, dicevo, ma sono divisi. Io sto cercando di riunirli, con diverse iniziative, una delle quali è l'ass. Don Chisciotte (www.associazionedonchisciotte.org). Vienici a trovare online, e sentiamoci, anche solo per valutare se assieme (ci sono diverse associazioni risolute) si possa sviluppare finalmente quel "cambiamento dal basso" che è l'unica possibilità che, penso, ci rimane per non lasciare che il nostro paese sia privato, come hai scritto anche tu in un tuo recente articolo, della sua indipendenza (oltre che della dignità di ogni singolo cittadino che si senta intimamente PULITO!).

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  6. Cara Francesca , stai attenta ,non far capire per chi tifi. Potresti perdere in un attimo molti tuoi ammiratori.
    Perchè , come ti sarai accorta, siamo in un paese dove chi la pensa diversamente , pur essendo nel giusto, non è preso in considerazione.

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  7. Non noto nessuna straordinarietà nelle parole di questa ragazza, solo il coraggio di scrivere cose che in molti pensiamo ma che magari diciamo al bar giulietti. Non è la persona che serve per risolvere i nostri guai, solo una accorata protesta popolare potrebbe ridarci fiato e coraggio. Io proporrei una sorta di sciopero generale contro gli attuali politacanti affichè se ne tornassero a casa e al loro lavoro, ammesso che ce l'abbiano. Proviamoci!

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  8. la cosa strordinaria caro bob è che finalmente questa ragazza ha avuto il coraggio di dire certamente quello che molti dicono dentro un bar però senza il coraggio di esporsi pubblicamente.Mettendosi in prima persona può fare da tramite per dar voce a tutti, certo è che lei ci mette la faccia con tanto di nome e cognome tu, ma anche io ci mettiamo uno pseudonimo e a volte anche un mucchio di stupidagini.
    Penso che Francesca meriti più rispetto. Pensaci Bob perchè mi sembri una persona intelligente ed è un peccato vederti fare dei ragionamenti mezzi.

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