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giovedì 7 febbraio 2008

Diritti umani. Un privilegio per pochi...

di Federico Podeschi e Michele Pazzini
Divenir membro del consiglio d’Europa e firmare la Convenzione Europea sui Diritti Umani sicuramente non sono state solamente decisioni prese affinché la Repubblica facesse ció che era ritenuto doveroso fare, dato che San Marino si é sempre vantato di distinguersi come modello di paese libero e privo di discriminazione.

Come è noto, i principi fondamentali dei diritti umani coprono cinque punti: Giustizia (ovvero il diritto ad un processo imparziale); Rispetto (ovvero il rispetto per la vita di famiglia); Egualianza (ovvero la libertá dalla discriminazione); Dignità (ovvero la libertá dal trattamento inumano e degradante); Autonomia (ovvero il rispetto per la vita privata).

L’orientamento sessuale o l’identitá di genere sono parte della vita di tante persone, ma possono anche essere motivi usati per discriminare le persone gay, lesbiche, bisessuali o transgender (LGBT). Perdipiú ognuno ha diritto alla privacy e alla discrezione, ma per poter far notare che ci sono dei problemi a volte anche ovvi, le persone LGBT si devono dichiarare e venire allo scoperto prima di potersi avvalere di diritti ancora non concessi. Questo si può certamente dire che sia ingiusto, inrispettoso, degradante e soprattutto esposto agli occhi di tutti.

La ragione per cui i diritti umani sono importanti non é racchiusa in un documento che prende polvere in cima a una mensola o chiuso in un cassetto, ma in una cultura di rispetto per tutti, cultura che si puó solo raggiungere tramite l’attuazione di tali principi nella vita di tutti i giorni.

Affinchè i diritti umani siano presi in considerazione in tutti i contesti é importante che i loro principi siano al centro di qualsiasi legge o progetto, assicurando che ci siano sempre canali trasparenti di responsabilitá verso l’adozione di tali principi e un processo di consulta che agevoli la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i cittadini.

In fondo, come si puó credere di fare il meglio per un cittadino quando il cittadino non é mai stato consultato sul suo parere? Allo stesso modo, come puó un cittadino gay credere che il governo abbia a cuore il suo interesse quando la mancanza di diritti umani é palese, e quando la richiesta di aprire un canale di dialogo é stata respinta con supposizioni ottuse e prive di informazione?

Questa era l’intenzione dell’Associazione Culturale LGBT San Marino che con apposita Istanza d’Arengo (firmata da circa sessanta cittadini) chiedeva al Governo Sammarinese di aprire un dibattito, senonché un canale di informazione per portare alla luce problematiche che, per troppo tempo, tutte le istutizioni hanno ignorato.
L’associazione è nata per contribuire alle tematiche da dibattere oggi e per gli anni a venire, se non altro per portare maggior informazione a coloro che prendono decisioni per tutti.

Se l’8% della popolazione sammarinese fosse gay, lesbica, bisessuale o transgender, sarebbe bene anche notare che oltre a queste 2.500 persone circa, ci sono anche le opinioni, i diritti, nonché il supporto dei loro famigliari ed amici; quindi questo numero si puó allargare facilmente ed enormemente, per quanto riguarda l’appoggio in merito. Sarebbe ora che i partiti si mobilizzino per annunciare nelle loro prossime campagne la loro posizione in materia, cosí che i cittadini LGBT ed altre persone con a cuore i diritti umani possano decidere in modo informato per chi votare.

E’ importante evidenziare inoltre che quando si parla di diritti umani, tra cui le pari opportunitá, il discorso riguarda tutte le forme di discriminazione, inclusa quella contro le persone disabili, le persone anziane o giovani, le donne, le persone di qualsiasi credo religioso e di qualsiasi razza. Ma a volte si deve impiegare del tempo per fare capire i problemi che queste persone devono affrontare individualmente per poter offrire non dei privilegi, ma delle norme e soluzioni che siano informate ed adeguate.

Federico Podeschi
Presidente LGBT San Marino

Michele Pazzini
Segretario Generale

1 commento:

  1. Al seguente link http://www.uniroma.tv/?id_video=15622, potrete visualizzare il video "I diritti umani all'inizio del terzo millennio",
    argomento sostenuto dalla professoressa Maria Rita Saulle, Giudice della Corte Costituzionale



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