di Giorgio Felici
Vedere per credere. Sabato scorso una goccia nel mare del nostro stato sociale è stata aggiunta.
Il nuovo ASILO NIDO , Il Ponte di Stelle a Fiorina, iniziativa di un gruppo privato su un’area
donata da una famiglia benefattrice, (non ce ne sono più). Venti famiglie avranno la risposta che attendevano, venti bambini il loro spazio quando i genitori sono al lavoro.
Questo è un paese strano, non si progetta più il sociale, si ha pregiudizio sul “privato sociale”, non ci si interroga sul NO- PROFIT, su quello che questo strumento giuridico produce da cento anni negli USA. Un esempio per tutti è quello che farà Bill Gates , ha lasciato la Microsoft, e si è lanciato nel no-profit, nel privato-sociale nell’investimento a lungo periodo mettendo a disposizione dei bisogni sociali la sua capacità imprenditoriale.
Noi , no, abbiamo pregiudizi che nascono nel secolo passato. Lo Stato deve pensare a tutto, dal jurassico al pantalonessico, Tutto Stato e Tutti sotto lo Stato.
Disarmante, anche il sindacato si è dimenticato il ruolo che giocava negli anni 70/80, ha promosso la 1° cooperativa sociale per un asilo nido , la cooperativa di consumo, le cooperative di abitazione, anche con notevoli successi.
IL PONTE DI STELLE, è ancora una volta l’esempio, che il soggetto privato competente che ha i mezzi, che ha la voglia di investire in questo settore, FUNZIONA, da risposte alla gente , senza lo stato. L’assenza è totale, perché ? Un cittadino normale dovrebbe pensare che deve lo Stato contribuire nella stessa misura per una famiglia che porta, o è costretta a portare, il proprio figlio in una struttura protetta privata rispetto a quella pubblica. Invece no, i due servizi non sono alla “pari”. E allora si può pensare che il pregiudizio sia sul “progetto educativo”, si perché noi siamo il paese dei copioni , e cioè copiamo tutto quello che di peggio c’è all’esterno, anche gli slogan.
Se tornassero gli oratori efficienti come un tempo , ringrazieremmo il Signore e avremmo meno disagio giovanile, meno problemi esistenziali.
Sono anni che la politica parla di sinergia tra pubblico e privato nel sociale, parole vuote, una timida apertura era inserita nel testo della legge finanziaria , ma ancora nessun segno.
Bisognerebbe fare; un provvedimento legislativo sul no-profit, nel frattempo dare spazio agli imprenditori del sociale per creare strutture e servizi per la prima infanzia e per gli anziani, lo Stato deve “aiutare” queste iniziative con i contributi che darebbe alle famiglie se usufruissero di strutture pubbliche, per cui il bilancio pubblico non sborserebbe un euro in più.
Poche cose, UN PONTE DI STELLE è già nato , adesso serve un PONTE DI DISPONIBILITA’,
perché il privato sociale diventi una realtà certa e ampia. VEDERE PER CREDERE.
GIORGIO FELICI
martedì 12 febbraio 2008
Vedere per credere
2 commenti:
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Eccellente intervento, bene ci sono persone che ancora pensano
RispondiEliminama del decreto bocciato sugli incentivi da dare alle famiglie per andare agli asili nido privati non si ricorda + nessuno
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