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mercoledì 25 giugno 2008

Ipocriti o falsi moralisti?

di Giorgio Felici

Che cos’hanno in comune le residenze, i centri commerciali e i casinò? Facile: cozzano tutti e tre contro la “tradizionale mentalità sammarinese”. Quella, per intenderci, del “San Marino ai Sammarinesi”, del “tanto qualcuno ci guadagna” o del più antico “noti a noi ignoti agli altri”. Di per sé sono invece cose che funzionano in tutto il mondo o meglio in tutti i siti turistici del villaggio globale, senza creare particolari problemi a patto che siano inserite in un panorama di norme serie e garantiste e incastonate dell’adeguato contesto di servizi, infrastrutture ed attrazioni diversificate, nel giusto equilibrio della viabilità, dei parcheggi, delle aree verdi e dell’armonia urbanistica. Ma i sammarinesi hanno ragione: da noi questo contesto di serietà manca e così, i casinò potrebbero attrarre la malavita, i centri commerciali suscitare le ire dei commercianti e le residenze rendere il Paese invivibile perché privo dei necessari servizi.
Peccato: un centro turistico per vocazione, se vuol reggere la concorrenza, deve poter offrire molto di più del mordi e fuggi di una volta … Deve poter avere un parco di attrazioni che vanno dal congressuale ai centri benessere, al campo da golf , dai centri storici d’alto livello, alla possibilità, per chi se lo può permettere di vivere in un bel posto come San Marino.
Ecco dunque entrare prepotentemente in ballo la politica, o come penso io, “la rovina ai rovinati”….
La politica, o meglio i politicanti, hanno due grosse colpe delle quali, se non faranno ammenda in tempi rapidi, le conseguenze ricadranno ben presto e molto pesantemente sull’immediato futuro di San Marino.
La prima colpa è quella “storica”, appartenente a tutti i Partiti man mano che si alternano nei ruoli di Governo e di opposizione, di fomentare la “tradizionale mentalità sammarinese” invece di mitigarla, facendo capire alla gente che , purtroppo o per fortuna, il mondo è cambiato.
Ma questa santa crociata contro ogni variazione dello status quo è tutt’altro che in buona fede e così, mentre si predica il vade retro satana contro il casinò ( sul casinò personalmente non sono d’accordo), c’è chi parla con Vienna, chi con Venezia o chi con l’Australia e mentre si ripete con ossessione “San Marino ai Sammarinesi” ci si accorda con i cosiddetti “poteri forti” di cui basterebbe fare due o tre cognomi, per ulteriori speculazioni edilizie.
La seconda colpa è conseguente alla prima: i politici sono così impegnati nei giochetti di potere, nella coltivazione dei loro orticelli e nella predicazione di ciò che è bene e di ciò che è male che non resta loro il tempo di fare politica, quella con la P maiuscola.
Sull’argomento casinò sono 10 anni che si và avanti a fare campagne elettorali , senza avere risolto un bel nulla con l’Italia per quanto riguarda gli obblighi convenzionali che ha San Marino, e non aver indetto uno “straccio” di referendum per “schiantarla” una volta per tutte!!
Non è che i sammarinesi siano tutti stupidi o refrattari ad un moderno sviluppo: è che sono stati educati male dai politici che per “moderno sviluppo” intendono solo quello personale.
.non sarà invece che voler trasferire al pubblico controllo questo sviluppo è uno sgarbo troppo grosso a chi fa i conti con “le macchinette”?? Non sarà che voler intraprendere un’azione educativa dell’opinione pubblica, sulla necessità di violare certi tabù se vogliamo sopravvivere in questo mondo come realtà statuale moderna?
Non sarà forse che i “moralisti” sono ancora una volta in mala fede e che “gli affari” li vogliono fare loro o niente? Ai posteri l’ardua sentenza. Io, da sammarinese, preferirei una San Marino più ricca nella “testa” , con i soldi per fare i parchi, per migliorare la sanità, per fare l’aeroporto, per fare impianti sportivi, per ripensare gli arredi urbani, una San Marino dove per far spesa non si deve andare a Rimini, magari più cosmopolita, ma con il futuro in mano ai nostri figli.
Poco male: Riccione si stà attrezzando bene vedi il nuovo palazzo dei congressi , i Centri benessere li hanno già fatti, la superstrada , purtroppo è un centro commerciale a cielo aperto, le residenze le darà Valle Sant’Anastasio e noi staremo a guardare e, forse, ci renderemo conto finalmente di quante “fanfulle” ci hanno detto coloro che si ergono a difensori di questo Paese….

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