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giovedì 12 giugno 2008

W la coerenza. Punti di vista

di MarcOne

Egr. Direttore
oggi, i soliti partigiani, si sperticano per esaltare la coerenza di AP. Punti di vista!
Allora, sono andato a rivedere le fonti:

25/04/2008 - una maggioranza che, nonostante tutto, lavora
26/05/2008 - confronto fra le forze di maggioranza
Alleanza Popolare Ufficio Stampa:"...Alla luce di ciò, Ap ha aderito ad un accordo di natura operativa secondo cui la sessione consiliare di giugno sarà dedicata alle seconde letture di provvedimenti importanti - a cominciare dal progetto di legge sul giusto processo - mentre quella di luglio vedrà la votazione della legge obiettivo. Saranno questi provvedimenti a testare la tenuta della maggioranza.".

Oggi è il 12 giugno e AP ha ritirato la delegazione di governo, ora ai più sembra che "l'accordo di natura operativa" cui AP aveva aderito il 26 maggio, non sia coerente con il ritiro della delegazione che di fatto nega ogni accordo e possibilità di testarne la tenuta.
In pochi riescono a capire dove sia la coerenza di AP, basta leggere i comunicati stampa e le dichiarazioni dei suoi leader per rendersi conto che quando Ap fa le profezie, queste poi si avverano. A forza di sparare sul governo e sugli alleati e dire che tutto va male e che i cattivi sono gli altri...La profezia si è avverata: il governo è caduto per mano di AP. E' utile anche ascoltare i commenti di tutte le altre formazioni di governo per capire che anche SU, notoriamente vicina (sic!) ad AP non solo abbia invitato ad un ripensamento, ma perfino apertamente criticato la mossa di AP denunciandone tutta l'irresponsabilità politica. Fallimento di un governo, l'ennesimo in pochi anni. E adesso, largo ai grandi strateghi...

2 commenti:

  1. Caro MarcOne, poiché raramente le sfuggono i nodi sensibili della politica sammarinese, mentre spesso sa cogliere nel segno, mi permetto con lei di 'sdrammatizzare' rispondendole con alcuni dei più intelligenti e sarcastici aforismi politici, usciti dalla bocca di un grande statista inglese di nome Winston Churchill, che mi pare si addicano a questo eclettico (e un po' indecifrabile) partito che è AP.
    Secondo qualche dirigente di AP, infatti, sembrerebbe che "la democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato" e "quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi che contano". E in quanto a coerenza in politica, evidentemente per AP il " rimangiarsi le proprie parole non gli ha mai dato l'indigestione", ed è dimostrato che fra loro "alcune persone vedono un'impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com'è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante".
    Talvolta mi è parso che quel partito "possiede tutte le virtù che detesto e nessuno dei vizi che adoro", ma si ricordi, caro MarcOne che - per quanto riguarda questa improvvida crisi di governo - "un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà", quindi, come io stesso sempre più spesso mi ripeto fino alla nausea, evidentemente anche in politica vale la regola per cui "Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo". Spero di averla fatta sorridere e... sperare.
    Grazie per le sue utili riflessioni.

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  2. Egr. Direttore,
    lei riesce a farmi sorridere e riflettere... Sono ottimista sincero e colgo le sue sfumature. Il lavoro svolto da Valeria Ciavatta è oltremodo meritevole quindi anche io riconosce che c'è AP e AP. Per la verità di coerenza ci sarebbe necessità in abbondanza anche in altri partiti, ma si esalta maggiormente quella di chi l'ha sempre cavalcata ed ora è stato disarcionato per sua stessa volontà. Mi pare che l'imperante statalismo di certa parte di governo abbia ridotto ai minimi termini una convivenza democratica leggasi coalizione che non trova alcuna ragione per stare insieme ma molte per stare separati rafforzando così il suo esempio: "un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità".
    Penso che oramai chiunque si sia accorto che la legge elettorale è letteralmente uno scandalo che mortifica la democrazia e il voto dei cittadini con ripescati e segretari che vanno e vengono e con la Reggenza delegittimata in balia di assurde regole volute da architetti istituzionali ubriachi di sintesi alla dorotea, dove qualunque cosa è possibile anche se è dimostrato dai fatti che complica le cose e permette a non eletti di stare seduti a rappresentarci e con grande potere di ricatto o essere ricattati, politicamente si intende. Mi pare che questo paese abbia bisogno non solo di idee nuove, ma anche di uomini nuovi. Quindi qualsiasi sarà il governo prossimo non potrà essere nuovo.
    La saluto e la ringrazio per i suoi spunti.
    MarcOne

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