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giovedì 29 maggio 2008

Ambasciatori di razza o che razza di Ambasciatori?

di Erik Casali, Vice Segretario Nuovo Partito Socialista
Chi ha seguito la vicenda Centrale del Latte, ha senz’altro capito che si tratta di una brutta vicenda, nata male, gestita peggio, che terminerà con l’ennesima figuraccia per San Marino. La vendita di un pezzo della nostra San Marino, se vendita doveva essere, andava fatta con regolare bando di gara, sostenendo e agevolando le imprese sammarinesi, meglio ancora se consorziate tra loro e non permettere che nella cordata dei compratori vi fosse anche chi non aveva le carte in regola, a discapito di chi era a posto.
Sapere poi che tra i compratori vi fossero anche aziende all’oscuro di tutto è un fatto che dopo una prima risata fa subito pensare seriamente nelle mani di chi è la cosa pubblica.
Come, neanche un controllo sui partecipanti all’acquisto di un azienda statale?
Tanti controlli sui Sammarinesi, e su chi viene da fuori niente? Gli scandali bancari non hanno insegnato niente?
Quale garanzia per l’economia del paese ed il futuro della Centrale? Se poi aggiungiamo che nel mezzo di una storia che sarebbe meglio troncare, azzerando tutto e tutti, troviamo anche un ambasciatore della nostra Repubblica, che non fa bella figura, non la fa fare a chi lo ha nominato e ancor più grave fa fare una figuraccia a tutti i sammarinesi, allora il quadro è perfetto!
Ci sono tutti gli ingredienti per un’altra brutta storia, i cui strascichi procureranno ulteriori danni al sistema sammarinese.
Un sistema che spesso si fa già male da solo, senza aver bisogno di Ambasciatori a cui un Governo serio, in un rigurgito di moralità, toglierebbe immediatamente incarico diplomatico, passaporto, retribuzione e tutto il corredo che un normale diplomatico dovrebbe avere.
Ma dimenticavo che non lo ha fatto per quell’altro ambasciatore di recente nomina, quello che ha lasciato caffè pagati nei bar sammarinesi per festeggiare la sua nomina, in un paese, tra l’altro noto paradiso fiscale, di cui a parer di molti non c’era da vantarsi.
Vergogna, profonda vergogna lasciare che dei capitò vadano in giro a fregiarsi di una Sammarinesità che non possono né devono rappresentare!
Ma così è, questo è diventato un paese, dove già ogni giorno si rischia di vergognarsi appena usciti dal confine, per le malefatte di chi confonde il Governo come cosa propria.
Diventa sempre più difficile difendere la nostra Repubblica, senza doversi anche giustificare da gente che altro non sono che rappresentanti di se stessi e non certamente in grado di rappresentare una San Marino che ha bisogno di gente perbene, seria, di razza, sia all’interno e all’estero.
I Sammarinesi sanno bene cosa dovrebbe fare chi ci rappresenta all’interno, anche se spesso, purtroppo lo fanno in malo modo, ora sono certi, dopo queste squallide vicende, che lo fanno anche alcuni che vanno in giro per nome e conto nostro.

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