Vuoi proporre un intervento per il Blog? Invia lettere, commenti e opinioni (purché firmate) a:
redazione@sanmarinonotizie.com

mercoledì 19 marzo 2008

Dalla violenza nasce solo nuova violenza

di Epifanio Troina

Nelle prime pagine dei giornali trovano spazio quei conflitti che hanno rilevanza politica o economica oppure che destano l’attenzione dell’opinione pubblica per qualche episodio drammatico o sanguinoso. Fanno notizia gli avvenimenti in Tibet, in Palestina, in Kosovo ma sono molte, nel mondo, le guerre che non vengono menzionate da tv e giornali: Congo, Zimbawe e Darfur sono solo alcuni dei Paesi in cui muoiono migliaia di persone ogni settimana.
Nel 2001 ci sono state 24 guerre, 25 del 2000 e 27 del 1999. Nel decennio che va dalla caduta della cortina di ferro alla fine del XXsecolo, 57 guerre hanno devastato 45 Paesi diversi. In genere sono state guerre interne, guerre civili. La guerra classica, cioè quella combattuta tra Stati sovrani, è oggi l’eccezione e non la regola. In 15 casi c’è stato l’intervento di truppe esterne, a sostegno di una delle fazioni in lotta. 19 si sono combattute in Africa; 16 in Asia. L’America Latina, tradizionalmente sconvolta da guerre e rivoluzioni, ha conosciuto una significativa riduzione dei conflitti armati.
Uno studio effettuato dall’Università di Amburgo ha stimato che dal 1945 al 1997 ci sono state almeno 194 guerre che, in media, hanno causato 354.000 vittime ogni l’anno. Non meno importante è dunque il numero delle vittime provocate da ciascuna guerra.
Occorre mettere in atto ogni iniziativa utile per avviare il dialogo e raggiungere una convivenza pacifica e rispettosa della identità culturale e religiosa dei popoli.

4 commenti:

  1. Caro Troina, d'accordissimo con lei, ma con quali mezzi? Con le parole o con i fatti? Invocando la pace o imponendola? Subendo la violenza o combattendola? Scrivendo begli articoli (e splendidi programmi elettorali)o promuovendo interventi concreti nelle sedi degli organismi internazionali?

    RispondiElimina
  2. ciao epi, sono francesca busignani e sono d'accordissimo con te, come accade molte volte quando interloquiamo "vis a vi"; però, come ha fatto il direttore di smn mi chiedo: come??? forze di pace? rapporti diplomatici realmente risolutivi? attenzione dell'opinione pubblica reale?...penso che ci voglia tutto questo assieme, penso anche che i pacifisti non siano quelli che fanno solo cortei inneggiando slogan utopistici e molte volte deturpando proprietà altrui. chi crede nella pace è colui che è disposto a lottare realmente per averla...è sempre una questione di cuore, non d'interesse, o di false ideologie come invece spesso accade purtroppo......

    RispondiElimina
  3. Ringrazio il Direttore e Francesca per i loro commenti e mi scuso per il ritardo con cui rispondo.
    Come fare? Certamente non imponendo le proprie idee con la violenza. Il titolo la dice lunga al proposito.

    Occorre impegnarsi per promuovere comunità inclusive e solidali ed è naturale che PRIMA DI TUTTO ci debba essere la volontà politica di individuare soluzioni, tra le quali ci potrebbero essere:
    - sviluppare e attuare programmi in grado di prevenire e ridurre la povertà;
    - assicurare uguale accessibilità ai servizi pubblici, all’educazione, alle opportunità di impiego, formazione, informazione e attività culturali;
    - promuovere l’inclusione sociale e le pari opportunità di genere;
    - aumentare la sicurezza dei cittadini;
    - garantire condizioni di abitabilità e vivibilità di buona qualità e socialmente inclusive.

    RispondiElimina
  4. ..sono per l'ennesima volta d'accordissimo con te!!!!!!!!!!!!
    se pensi di organizzare un confronto, una tavola rotonda, o qualsiasi cosa che aggregando delle persone di qualsivoglia appartenenza politica può operare in tal senso fammelo sapere.....sarò sicuramente dei vostri.
    ciao francesca

    RispondiElimina

Nota Bene:
SMN Blog è uno spazio di comunicazione libero e aperto, creato per instaurare un confronto diretto sui temi proposti ogni giorno. La redazione di SMN Blog ha scelto di non moderare preventivamente i commenti dei lettori. Tuttavia, nel ribadire che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso SMN Blog potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi di diritti di terzi, la redazione tiene a precisare che non sono consentiti, e verranno immediatamente rimossi:

- messaggi non inerenti all'articolo
- messaggi anonimi o con indirizzo email falso
- messaggi pubblicitari
- messaggi offensivi o che contengano turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione della legge (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)

In ogni caso, la redazione di SMN Blog si riserva il diritto di cancellare messaggi e commenti giudicati non idonei in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio.