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mercoledì 12 marzo 2008

Sai perché è NO?

di Paola Casadei – Gruppo Giovani dei Democratici di Centro

La preferenza unica è il punto di partenza per la discriminazione delle donne e dei giovani in politica: questo è quanto! Vi pare esagerata come affermazione? Bene, io vi rispondo che è solo un dato di fatto. La realtà è sotto gli occhi tutti: sette sono le donne in Consiglio Grande e Generale, solo due di esse fanno parte del Congresso di Stato, e, senza addentrarmi in statistiche per quel che concerne l’età media dei Consiglieri, perché non lo ritengo né di buon gusto né necessario, i giovani sono una netta minoranza. Tutto questo avendo ancora la possibilità di poter scegliere più di una preferenza. Cosa potrà accadere se ogni elettore verrà costretto a scriverne solo una? Nella migliore delle ipotesi i numeri rimarrebbero questi, scarsi sia per le donne sia per i giovani, nella peggiore delle ipotesi andrebbero ulteriormente a calare. Purtroppo i numeri e le statistiche non mentono, come invece possono fare le parole, che spesso vengono usate per illudere: le 3 preferenze, anche se in maniera meno rilevante rispetto alle 6 di un tempo, danno la possibilità di poter spalmare voti anche su chi si è avvicinato alla politica da poco. Il problema è proprio questo: la preferenza unica convoglierà i voti, soprattutto di quei cittadini un po’ meno attenti ai risvolti politici di San Marino, verso candidati che già sono ben conosciuti in territorio (e non solo), membri di spicco di partiti e di istituzioni, bloccando così il ricambio generazionale che tutti auspicano. Votare “si” a questo referendum propositivo significa votare per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, condiviso dagli organismi mondiali, di rendere i giovani protagonisti attivi della politica locale e internazione e schierarsi in favore del consolidamento di una casta politica che diverrebbe ancora più intoccabile. Da donna e da giovane spero che i cittadini possano condividere con me il “no” a questo referendum, lasciando le “cordate” agli alpinisti impegnati a scalare montagne un po’ più impervie del nostro Titano.

3 commenti:

  1. Anche se non sono iscritto al suo partito, d'accordo su quasi tutto: il NO alla preferenza unica è una battaglia di civiltà!
    Però ricordo a tutti che il mantenimento delle libertà degli elettori di esprimere le proprie preferenze non passa solo dal NO al referendum. Rimangono tanti e grandi problemi irrisolti ed una legge elettorale inadatta ed inutile. Dopo aver ascoltato anche il dibattito su SMNotizie Casali-Felici, appare chiaro che il comitato pro si ha le idee confuse: se prima nella loro logica tutta approssimativa e ottusa rispetto alla democrazia, il voto esiste solo per compra-vendita se prima acquistavano tre preferenze oggi sarà più facile acquistarne una e più facile controllarla! E quando andranno al governo altri si parlerà ancora di compravendita del voto o c'è un voto moralmente accettabile e uno no? Certe affermazioni fanno sorridere e fortuna che Casali non è in parlamento. Infatti nell'ultima tornata elettorale c'è stato il ricambio più vasto degli ultimi anni, sono entrati in Consiglio tantissimi giovani e donne in tutti i partiti, ma a Casali non va giù essere rimasto al palo e crede che la sua personale sconfitta dipenda dal voto estero e allora diventa il tutore dell'ordine che considera tutti i cittadini delle pecore che non sanno scegliere ci votare e lo fanno solo in cambio di... Certo occorre diffidare da chi ragiona in questo modo e vuole personalizzare la politica spingendola a scontri da bar e togliere ai cittadini la possibilità di operare delle scelte di preferenza democratica. La preferenza unica non ha nulla a che vedere con il sistema proporzionale oppure si vuole fare come in Italia dove gli eletti li decidono i partiti e le preferenze sono state abolite? Il SI porterebbe indietro il paese a un basso grado di democrazia e toglierebbe la possibilità di scelta e di rinnovo della classe politica, quindi NO al referendum e si ad una maggiore partecipazione democratica di base.

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  2. Solo con una sola preferenza il C.G.G. potrà essere più rappresentativo.
    Inutile negarlo per puri fini politici.
    Perciò votare SI!
    Provare per credere!

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  3. infattio hanno provato , e hanno chiurlato nel manico!!!
    ah! ah! ah!

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