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venerdì 17 ottobre 2008

Le ricette giuste per svendere la Repubblica a pezzi

di MarcOne

Si legge e si rilegge, ma emerge solo demagogia e populismo da gran parte degli interventi di destra e di sinistra. Ma la destra batte tutti con quella tradizionale retorica demagogo-populista che vuole far credere che verranno fatte le cose più belle e migliori mentre la sinistra è il covo di comunisti da battere. Siamo alla politica 0.0001, roba del 1950, arnesi vecchi e arrugginiti per affrontare una campagna elettorale che invece avrebbe bisogno di soluzioni ai problemi esistenti che tutti ben conosciamo.
Ma dove vengono i problemi? Pochi ricordano e, tutti gli altri a destra fanno finta di non ricordare, che nel 1991 c'era chi sbancava Andreotti e danzava con De Michelis e si vantava di un accordo convenzionale valutario ed uno con la UE che oggi mostrano definitivamente tutti i limiti di una politica poco lungimirante e affatto adatta a San Marino. Mentre tutti gli altri piccoli stati si sono mossi per trovare un sistema per convivere serenamente con i confinanti e da essi hanno tratto benefici e amicizia, noi al contrario, abbiamo preso la strada inversa e oggi ci ritroviamo con il sedere per terra. Nel 1991 erano pochi quelli che contestavano gli accordi e che spiegavano a quali problemi si sarebbe andati in contro, perchè all'epoca, come oggi, c'erano "i sissignore" gli adoratori dell'uomo forte che nemmeno discutevano, obbedivano e basta. Caso strano nel 1991 una pattuglia di democristiani usciva dal PDCS e fondava, dopo alcuni mesi di "purificazione" Alleanza Popolare. Oggi questi stessi uomini sono nuovamente d'accordo per tornare in sella a fare nuovi danni contro il paese e gli slogan sono gli stessi: moralità, repressione e Stato clericale. Nel 1991 la Repubblica di San Marino, grazie alle politiche del PDCS, svendeva la propria sovranità all'Italia ed oggi i nostri vicini utilizzano il loro potere per tenere il paese sotto scacco. Nel 1991 una maggioranza di destra ha gettato le basi per dilaniare il paese oggi: le società anonime crescevano in maniera esponenziale, il territorio veniva stuprato in lungo e in largo, di li a poco si succedevano gli scandali vari di long drink & C. Nei primi ani 2000 siccome il PDCS era sempre al comando del governo non ha mancato di peggiorare le cose con accordi ulteriori con l'Italia nel 2002, gli scambi di lettere, le intese sottobanco, per finire col tentare di destabilizzare il nostro paese attraverso lo s-caramella di turno. Un governo di destra che oggi vede gli stessi protagonisti (a cui però serve come detersivo la presenza di Ap che apparentemente smacchia la Dc) ancora più arroganti e disposti a fare anche peggio di quel che hanno fatto in passato, pur di prendere il potere e le ammucchiate a destra confermano pienamente il metodo con cui si intende operare. Lasceranno ancora mano libera agli speculatori del territorio, campo aperto agli allegri industrialotti di casa nostra, piene mani sulla finanza ai loro amici del leasing e delle case, e pieni poteri ai loro parenti per operare con le banche e le anonime, ma non penseranno mai al bene comune, come vogliono far credere, perchè non hanno alcuna intenzione né capacità, ma solo avidità di utilizzare il potere per fini personali. Come non vedere che l'armata Brancaleone di un patto basato sul potere fine a se stesso con ex socialisti, ex democristiani ed ex e basta, si presenta solo per denigrare gli altri e non ha alcuna idea su cosa serve veramente a questo nostro paese! Ai baciapile vescovili non poteva mancare l'appello del vescovo, così come nel 1991 quando furono svendute le perfino le festività della Repubblica e accordato una convenzione dal canone milionario (si dice oltre 4 milioni alla Chiesa cattolica che San Marino versa puntualmente), oggi cosa succederà se dovessero vincere questi vecchi rappresentanti di una impresentabile destra?
Un paese ha sempre una storia e da quella occorre imparare per un futuro migliore. Quando la sinistra avanza nel paese e guadagna consensi, la destra apre le sante battaglie per la moralizzazione accusando tutti e tutto. Quando la sinistra chiede tasse eque, servizi sociali e riforme, la destra scatena la piazza e muove le cinghie di trasmissione. Quando la sinistra è al governo la destra cerca a Roma le maniere di destabilizzare il paese e, non importa se con la sinistra cade anche il paese. La stessa vecchia destra di sempre con arnesi vecchi e niente progetti. Le stesse vicissitudini che viviamo oggi con la finanza ai confini e l'Italia che preme sono solo un passato che ritorna magari con modalità diverse ma sempre con gli stessi burattinai interni che manovrano allo scopo del ribaltone, si affannano ad accreditarsi come uomini nuovi e del cambiamento quando da anni fanno le stesse cose: pur di prendere il potere si svendono la Repubblica a pezzi.

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