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venerdì 3 ottobre 2008

Limiti al voto estero: inciviltà o realismo?

di Mattia Guidi - Candidato di Alleanza Popolare

Quando si parla di voto estero occorre restare con i piedi per terra, prendere un righello e facendo due conti, ricordare le dimensioni della nostra piccola Repubblica. Presa coscienza di ciò, ogni cittadino comprenderà facilmente che, una terra di 60kmq con una popolazione di 31.000 unità (poco più) e con un numero di elettori residenti pari a circa 21.000, non può permettersi di avere oltre 10.000 elettori residenti all'estero (e ora che non c'è più l'Art. 7 è facile che si possa anche raddoppiare).
Allora prima di sparare sentenze su chi vuole porre un argine al "fenomeno" occorre "buttare un occhio" e scrutare ciò che accade nel "resto del mondo", altrimenti pare che San Marino, per colpa di un gruppo di politici (AP e SU in primis), abbia imposto regole aberranti e incivili in tale materia.In verità, in quasi tutti i grandi stati democratici, non è sufficiente la cittadinanza per votare: un esempio per tutti è l'Inghilterra, in cui occorrono sei mesi di residenza effettiva prima di poter esercitare il proprio diritto di voto.
Allora non c'è nessuna "inciviltà" in quello che è stato fatto, infatti il parlamento era ancora "integro" (il decreto di scioglimento è stato emanato successivamente) ed era nelle sue piene funzioni.Sicuramente sarebbe stato meglio agire prima della caduta del governo ma purtroppo all'interno della maggioranza c'è chi non vedeva (e non vede) di buon occhio la limitazione del "grande serbatoio di voti" costituito dai cittadini residenti all'estero e tutt'ora tale soggetto (il PSD) si adopera per screditare il Consiglio Grande e Generale di fronte alle comunità di sammarinesi all'estero.Come si sarebbe potuto agire? Magari facendo un collegio estero in cui confluissero tutti i voti dei "cittadini esteri" e concorresse all'elezione di due rappresentanti in Consiglio, così come avviene in Italia (6 al senato e 12 alla camera dei deputati). Come ho già detto le condizioni politiche all'interno della maggioranza, afflitta da una crisi continua e strisciante, non l'hanno permesso.
Armiamoci di una dose di realismo, per il momento siamo l'unico stato che permette ai propri cittadini residenti all'estero di determinare un numero (virtualmente pari ad 1/3 del consiglio, ovvero 20 consiglieri) altissimo di rappresentanti in Consiglio Grande e Generale, anche se da poco tempo a questa parte, senza preferenze. Almeno i soliti noti non avranno più il medesimo “gusto” (o vantaggio) nel trasportare (o stivare) i nostri connazionali residenti fuori territorio durante i periodi elettorali.

1 commento:

  1. A destrutturare una tesi così debole basta confutare la semplice affermazione: "...una terra di 60kmq con una popolazione di 31.000 unità (poco più) e con un numero di elettori residenti pari a circa 21.000, non può permettersi di avere oltre 10.000 elettori residenti all'estero (e ora che non c'è più l'Art. 7 è facile che si possa anche raddoppiare).". Il fatto stesso che sono 10.000 i cittadini (da verificare nelle cifre esatte e che peraltro non vengono tutti a votare) detentori del diritto di voto, significa che non possono determinare, essendo rilevante minoranza, un bel nulla! La sua affermazione è contradittoria nei termini perchè nessuna minoranza, in democrazia, decide le sorti, i risultati o altro! Il paragone con l'UK non regge nemmeno sul piano dei diritti, perchè è troppo comodo guardare oltre manica solo quando conviene. Allora guardiamo anche al sistema istituzionale ed elettorale. Oppure vogliamo parlare della libera economia? Degli anni luce avanti in cui si trovano le condizioni dei diritti dei cittadini? Le peculiarità di San Marino sono proprie di uno Stato che nasce e sopravvive proprio grazie alla saggezza e determinazione di cittadini che nella storia, hanno tutelato queste peculiarità: l'essere nati in un paese piccolo e tramandarsi la fraternità ed il principio "vi lascio liberi dal santo e dagli aggressori" cioè liberi da chiunque attenti all'integrità della Repubblica. I residenti all'estero non hanno mai determinato alcun risultato che non fosse già determinato da una forte corrutela interna. La sua è pura retorica non supportata da fatti e dati. L'invenzione della discriminazione dei cittadini residenti all'estero è una battaglia ingiusta e storica di AP che tutte le volte ci ha provato sottraendo importanti spazi di liberta, di civiltà del diritto e diritti pratici a tutti i cittadini sammarinesi. Ap ha messo gli uni contro gli altri, fratelli, sorelle, figli che sono discriminati solo perchè sono residenti in altro paese, per esempio a Coriano, Riccione, Ravenna, Genova o New York. Questo è un fatto molto grave che denuncia la mancanza di capacità politica ad elaborare un progetto che si basi sullo sviluppo in senso ampio dei diritti dei cittadini anzichè una loro diminuzione e restrizione. Per me e per la maggiorazna dei sammarinesi vale il principio: stare insieme anzichè dividersi. La filosofia di Ap che vuole creare disciminazioni tout court è la stessa che è stata utilizzata nel resto delle attività umane di questo paese: votata alla negazione del progresso in qualsiasi campo. Si criticava e si moralizzava la DC per il clientelismo ed oggi se non hai la tessera di Ap non entri in alcuni settori pubblici. Si accusavano i governi precedenti di trasparenza e bilancio dello Stato e siete stati i primi a salvare il vostro parente dal crack bancario. Si parlava di moralizzare la politica evitando i doppi incarichi e oggi i parenti dei segretari di AP svolgono il doppio lavoro senza che nessuno dica una parola. Si diceva che chi attenta alla sicurezza e stabilità del paese deve essere considerato un traditore della Repubblica ed oggi siete i suoi fedeli alleati. La coerenza è un pregio che non avete, i diritti valgono solo per quelli che vi sostengono, i principi sono buoni solo quando vanno bene a voi. Insomma, una nuova dittatura, mascherata con un pizzico di falso moralismo, eguali uguali alla Dc dei bei tempi, quella che avete lasciato in aperto contrasto sul metodo e sul merito della gestione...E che oggi avete finalmente ritrovato!
    MarcOne

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